Genoa, Rossi si, Rossi no

25.05.2018 15:09 di Franco Avanzini   vedi letture

Giuseppe "Pepito" Rossi è un giocatore al di sopra della media, almeno nella rosa del Genoa della scorsa stagione. La dirigenza rossoblu l'ha consegnato al tecnico Davide Ballardini con la speranza di effettuare una operazione recupero stile Thiago Motta oppure Perotti degli ultimi anni.

Il tecnico è sempre stato chiaro quando diceva che in allenamento fa cose che normalmente sono fuori portata per molti suoi colleghi e che è un piacere vederlo giocare. Ma ha pure sempre aggiunto che probabilmente quella che si è conclusa sarebbe stata solo un primo passo per la completa ripresa del giocatore e che la prossima annata avrebbe potuto diventare quella della nuova consacrazione.

Il contratto del "Pepito" Nazionale scade a fine giugno e quindi occorrerà che le parti si mettano al tavolo per decidere se proseguire la collaborazione oppure se salutarsi come si fa tra buoni amici. Evidente come esistano i pro e i contro nello scrivere un nuovo contratto oppure no.

Tra i dati positivi il fatto che, se recuperato, si avrebbe in casa un Campione da riproporre alle platee italiane e magari aiutarlo a rientrare nei piani del commissario tecnico Roberto Mancini per la Nazionale Italiana. Oltre tutto Rossi regalerebbe gol e giocate importanti che servirebbero, eccome, al Grifone dopo una stagione anemica dal punto di vista delle reti segnate.

C'è però pure un risvolto negativo che in pratica è riconducibile alla sua piena ripresa fisica. Nel caso si prosegua sul cliché di questa stagione il rischio sarebbe quello di vederlo saltuariamente con poche possibilità di rendersi realmente utile alla causa rossoblu.

I prossimi giorni, passato il weekend, probabilmente saranno decisivi sulla sua riconferma o meno. Le parti si siederanno al tavolo e alla fine dovrà esser presa la decisione più giusta, per Rossi e naturalmente pure il Genoa del tecnico Davide Ballardini.

 

 

 


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