The Day After, un punto d'oro ma potevano essere anche tre se...

26.01.2020 09:00 di Franco Avanzini   vedi letture

La maggior parte dei genoani avrebbero firmato per un pareggio in casa della Fiorentina contro una squadra che stava andando a mille dopo la conquista dei quarti di finale di Coppa Italia dopo il successo sull'Atalanta e la grande vittoria di Napoli dell'ultimo turno. Al 96esimo però l'amaro in bocca è stato forte. Se il portiere Dragowski è stato il migliore in campo qualcosa voleva pur dire. Almeno tre interventi prodigiosi e un rigore parato  sono stati lo score del portiere viola per un voto assolutamente molto positivo nelle pagelle.

Se almeno in un paio di circostanze e in fondo pure sul rigore l'errore ci sta, qualcosa da rimarcare c'è nei confronti di Pinamonti che, tutto solo davanti al numero uno avversario, non ha avuto la giusta lucidità per batterlo dopo uno controllo di palla molto buono. Anche in questo si dirà, tutti gli attaccanti di questo mondo hanno mancato reti del genere. Ma probabilmente, vista l'azione, il 99 per cento dei genoani avrebbe visto quel pallone in fondo al sacco e non addosso al portiere. 

Tant'è la dimostrazione che Pinamonti non fosse tanto tranquillo è apparso evidente. Davanti a Dragowski è sembrato non sapere cosa fare esattamente, calciare? scartare il portiere? fargli un pallonetto? Le possibilità erano tante ma lui ha scelto quella peggiore, calciare praticamente ad occhi chiusi sperando che la dea Bendata gli desse una mano. E invece? Ecco che la sfera terminava addosso al giocatore che difendeva la porta della Fiorentina. Certo, non va colpevolizzato Pinamonti perché non è stato il primo e non sarà l'ultimo degli attaccanti a sbagliare quei gol ma è evidente come, in quel esatto momento, una maggiore lucidità sarebbe stata opportuna tanto più che non era entrato in campo da molto tempo.

Detto questo lo spirito del Genoa si è visto, la grinta non è mancata e in mezzo al campo Schone ha fatto vedere di che pasta sia fatta e quali siano le sue capacità nel gestire il pallone e nel distribuirlo ai compagni. L'ex Ajax potrebbe finalmente aver trovato la sua giusta posizione in campo con a fianco elementi capaci nel fare il gioco sporco in sua vece.    

La salvezza è ancora tutta da conquistare intendiamoci ma il primo passo è stato fatto. Adesso arriverà una nuova trasferta, ancora più dura, a Bergamo contro l'Atalanta. Sarà difficile uscire con dei punti in saccoccia anche se la Spal ci è riuscita in pieno e quindi perché non provarci? Anche il mercato sarà importante, un'ultima settimana che dovrà portare in casa rossoblu almeno altri due giocatori che possano permettere a mister Nicola di centrare quell'obiettivo che lui ha chiaramente in testa e che è evidentemente la permanenza in Serie A. 


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