Il mercato delle altre: trattative e ufficialità delle 19 squadre di Serie A
Atalanta: archiviati i colpi Muriel e Malinovskyi, la dirigenza orobica continua la ricerca per un difensore centrale dopo aver salutato Mancini. Il nome più caldo è sempre quello di Sergi Gomez del Siviglia.
Bologna: dopo l’ufficialità arrivata per Skov Olsen, i rossoblù hanno rallentato sul mercato, considerati anche i tanti acquisti già messi a segno.
Brescia: Ayè, Chancellor e Joronen sono i colpi già annunciati, mentre per Magnani del Sassuolo manca ormai pochissimo. Continua, poi, il casting per la punta; i nomi di Maxi Lopez e Bonazzoli sono sempre i più chiacchierati.
Cagliari: che mercato. Giulini ha venduto Barella all’Inter per circa 50 milioni, ma lo ha sostituto come meglio non avrebbe potuto; Rog è ufficiale, così come il ritorno di Nainggolan. Ancora in ballo, poi, le piste Nandez, Defrel e Simeone.
Fiorentina: finalmente è iniziato il mercato anche per la Fiorentina. Dopo le questioni societarie, adesso la dirigenza viola può buttarsi sugli affari; già ufficiali Boateng e Lirola, vicini Llorente e Badelj.
Hellas: il Verona è una colonia di ex Genoa. Dopo l’annuncio in panchina di Juric, sono stati infatti prelevati Bessa, Gunter, Bocchetti, Veloso e Lazovic. Ufficiali anche Rrahmani, Badu e Radunovic, suggestione Balotelli, vicino Verre.
Inter: la questione attaccante non è ancora risolta. Conte, al momento, ha a disposizione solo Lautaro, e non è soddisfatto. Lukaku può riavvicinarsi, Dzeko pure, mentre la dirigenza nerazzurra di cautela trattando Ante Rebic.
Juventus: lo scambio Dybala-Lukaku non si farà. La Joya ha infatti chiesto uno stipendio eccessivamente alto al Man.Utd, che ha deciso di far saltare la trattativa. Icardi resta sullo sfondo.
Lazio: Jony, Vavro e Lazzari sono i colpi già ufficializzati dal presidente Lotito. Wesley e Vina, poi, continuano ad essere seguiti.
Lecce: Burak Yilmaz si allontana ogni giorno che passa. Al turco è stata consegnata anche la fascia da capitano del Besiktas e, visto anche l’acquisto di Lapadula, difficilmente approderà in Puglia. Vicino Silvestre.
Milan: dopo Krunic e Theo Hernandez, sono stati ufficializzati anche i colpi Bennacer e Rafael Leao. Maldini, poi, continua a lavorare per Correa dell’Atletico Madrid, nonostante le elevate richieste dei colchoneros.
Napoli: l’unica novità sul fronte mercato è Elmas. Il centrocampista macedone ha stupito tutti nell’amichevole disputata contro il Marsiglia per eccellenti doti tecniche, mentre per James, Icardi e Lozano è sempre tutto fermo. Sfumato Pèpè (passato all’Arsenal).
Parma: la dirigenza ducale è sempre attivissima sul mercato. Dopo Hernani, Karamoh, Kulusevski e Cornelius, si continuano a seguire Ounas del Napoli e Lukic del Toro.
Roma: “è chiaro che manca un difensore centrale”. Sono state queste le parole di mister Fonseca al termine del l’amichevole contro il Perugia; per questo può arrivare Alderweireld dal Tottenham, mentre tiene banco la questione attaccante. Higuain e Mariano Diaz sono sempre nomi caldi.
Sampdoria: il giovane Mulè, dopo essere stato prelevato dal Trapani, è già stato venduto alla Juventus. Continua, poi, il casting-esterni; Verdi è il preferito, Emiliano Rigoni l’alternativa.
Sassuolo: dopo Caputo, Traorè e Toljan, è ufficiale anche il colpo Obiang dal West Ham. Il giovane Sala, invece, verrà probabilmente ceduto in prestito alla Virtus Entella. In piedi un possibile scambio Babacar-Kouamé con il Genoa.
Spal: cinque pedine importanti (Berisha, Igor, Murgia, D’Alessandro e Di Francesco) sono già state annunciate, mentre Pessina dell’Atalanta potrebbe essere uno degli ultimi acquisti estensi.
Torino: Kouamè e Verdi sono gli unici nomi accostati allo spento mercato del Toro. Chiaramente, vista La Rosa già a disposizione di Mazzarri, c’è poco da intervenire, ma l’esterno del Napoli farebbe certamente comodo.
Udinese: Jajalo, Becão, Tokoz, Cristo Gonzalez e Nestorovski sono i nuovi tasselli messi a disposizione del confermato Igor Tudor. Aspettando di capire il futuro di De Paul, si studiano le situazioni relative a Paganini, Stuparevic e Dzicek.
Gregorio Spigno