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Cristian Romero: "Con pazienza, umiltà e lavoro usciremo da questo momento"

di Franco Avanzini

Un buon afflusso di tifosi del genoa ha incontrato due giovani rossoblu che stanno facendo benissimo con la maglia rossoblu. Due Cristian, Kouamé e Romero, che stanno calcando per il primo anno la Serie A facendolo nel migliore dei modi. Al Genoa Museum and Store del Porto Antico proseguono i "Meet and Greet" tra i ragazzi di mister Ivan Juric e i piccoli e grandi sostenitori rossoblu. Autografi e selfie per tutti oltre a grandi sorrisi per i due giocatori.

Cristian Romero si è fermato con la stampa rilasciando qualche dichiarazione. Intanto uno sguardo all'ultima gara persa a Torino contro i granata del tecnico Mazzarri: "L'espulsione di Romulo la gara si è fatta complicata. Adesso dobbiamo lavorare tutti insieme e adesso ci attendono due sfide da vincere sia quella di giovedì che quella di domenica". Sul suo inserimento al Genoa spiega: "Sono stato fermo due mesi per una lesione, poi è arrivato Juric e ho sempre giocato. Mi trovo bene coi compagni e mi piace questa città".

Sul campionato italiano: "In Argentina si corre molto ma qui è più difficile, ci sono giocatori di livello altissimo". Sui tifosi: "MI scrivono sempre sia su Instagram che sul sito della società. Ci stanno sempre vicini". Tanti attaccanti marcati da Romero ma il giocatore che più l'ha impressionato: "Non è un attaccante ma è un difensore. Si tratta di Cancelo che mi ha impressionato molto. Poi come squadre la Juventus e l'Inter hanno nella loro rosa molti bravi giocatori".

Piatek bravo ma anche un giovane come Kouamé "Piatek è molto forte, Kouamé molto bravo come giocatore". Un gol ma anche una espulsione: "Sono contento per quel gol, meno per l'espulsione". Su Juric: "E' arrivato in un momento difficile. E'un grande allenatore e ha fiducia in me". Da un po' non riuscite a tenere la porta imbattuta: "Ci vuole pazienza, umiltà e lavoro per cercar di uscire da questo momento". Tanta pressione? "Non proprio ma sicuramente siamo pronto a vincere". Meglio a quattro o a tre in difesa: "In Argentina sempre a quattro ma mi piace molto a tre come giochiamo qui".