Genoa, giornata di festa prima del doppio confronto ravvicinato
Domenica di riposo in casa Genoa in attesa di riprendere domani la preparazione in vista del turno infrasettimanale che vedrà i rossoblu impegnati in casa giovedì sera alle ore 20.45 contro la Roma di mister Mourinho. Ferite da tamponare dopo la sconfitta di Lecce ma anche pensieri da riordinare per fare in modo che quei quattro punti in classifica, frutto di un successo ed un pareggio contro le prime due formazioni della passata stagione, non restino una vera e propria casualità.
Mister Gilardino ha avuto il merito di portare la squadra in Serie A con un cammino importante ma adesso sta incontrando alcune difficoltà. Neofita della categoria sta imparando a gestire la squadra cercando di metterla al meglio in campo. Chiaro che gli errori possono ovviamente arrivare ma è anche evidente che non può prevedere come possa essere l'andamento dell'incontro. Di certo non si aspettava che Martin potesse subire già il primo giallo dopo pochi minuti ed al primo intervento falloso. Poteva a quel punto sostituirlo viste le difficoltà che stava incontrando? Certo che poteva ma è evidente che è sempre facile parlare con il "senno del poi".
Vasquez ha dimostrato nel secondo tempo di essere certamente più in forma, non ha sbagliato nulla e ha limitato Almqvist non permettendogli facili incursioni in area di rigore genoana. Il messicano avrebbe probabilmente dovuto partire dall'inizio ma anche in questo caso parliamo con il "senno del poi" D'altra parte il tecnico e il suo staff vedono i calciatori ogni giorno e solo loro sanno a chi possono affidarsi per quella gara.
Archiviata la gara di Lecce adesso occorre guardare avanti e alla Roma. Purtroppo il calendario non è stato benevolo col Genoa se è vero che in casa ha posto inizialmente Fiorentina, Napoli, ora Roma e poi il Milan. Eppure proprio contro le "grandi" (viola a parte ma si era all'esordio) il Grifone ha fatto le migliori gare. Questo probabilmente per un paio di motivi: intanto perché il Genoa non aveva nulla da perdere e quindi poteva giocare con la mente libera da pensieri e poi perché in realtà a fare la partita avrebbero dovuto essere le avversarie, tecnicamente più forti e quindi più portate ad offendere.
La Roma sicuramente è una squadra di altra caratura rispetto al Grifone pur con qualche intoppo trovato in questa prima parte di stagione. Conta, come il Napoli, su un attaccante di peso come Lukaku (tra i partenopei Osimhen) e un folletto capace di inventare sempre qualcosa, Dybala (paragonabile al napoletano Kvratskhelia). Il paragone tra capitolini e partenopei giusto per dire che il Genoa dovrà avere la stessa forza, la stessa umiltà e la stessa volontà di fare male, giocandosela, chiudendo le fasce laterali e costruendo qualcosa in avanti.
La palla adesso passa all'allenatore genoano che dovrà risistemare tutto, sperando di avere finalmente a disposizione Messias (almeno per la panchina, inizialmente) ritrovando anche lo spirito sparagnino che ha contraddistinto la squadra contro il Napoli per centrare un risultato positivo in una settimana "corta" nella quale poi ci sarà la trasferta contro una rivale di pari valore come l'Udinese in trasferta, gara, quest'ultima, assolutamente da non sbagliare.