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Genoa, Lapadula un patrimonio da salvaguardare

di Franco Avanzini

Da Gianluca Lapadula ci si attendevano messi di reti e i tifosi genoani lo vedevano già in doppia cifra a questo momento del campionato. E invece, anche e soprattutto per colpa dei suoi problemi fisici, ... solo tre gol, e tutte segnate su rigore. Così contro la Spal sono arrivati i fischi quando è stato sostituito dal tecnico Ballardini.

Lo stesso allenatore in conferenza stampa ha affermato come "io Lapadula non lo fischierei mai" e anche noi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Lapadula veste la più bella maglia del mondo, due colori che illuminano il cielo anche quando questo è cupo. E dunque va sempre sostenuto. Come nei matrimoni, ossia "nella buona e nella cattiva sorte".

Tre rigori hanno comunque alla fine portato cinque punti al Genoa (pareggi contro Roma e Spal e il successo sul Benevento) ma non dimentichiamoci anche dell'assist a Verona contro il Chievo (altro successo) e del naso rotto contro il Bologna che non gli ha impedito di continuare a restare sul terreno di gioco nonostante potesse a ragion veduta essere sostituito. Per non parlare poi del secondo rigore contro la Spal, quando sul dischetto non ha mandato altri compagni ma è andato lui stesso, quasi a volersi scusare per il primo penalty sbagliato, prendendosi così una bella responsabilità.

Lapadula non sarà un bomber sopraffino ma il cuore ce lo mette sempre e la sua maglietta alla fine è sempre sudata. Se poi ci sarà da fischiare un singolo giocatore (nel calcio vince, pareggia o perde la squadra intera e non il singolo calciatore) lo si potrà fare, ma a salvezza matematica raggiunta. Per il momento sosteniamo dunque il Genoa e sosteniamo Lapadula augurandoci che, sin da domani, possa regalarci le soddisfazioni che, per ora, non sono arrivate.