Genoa, presentato Retegui: "Un onore essere in questo club"
Una location perfetta per la presentazione di un giocatore sul quale il popolo genoano punta molto. Mateo Retegui al Genoa Museum and Store in Porto Antico è stato presentato alla stampa dopo che nei giorni sorsi aveva effettuato le visite mediche e firmato il contratto. Ad introdurlo il presidente Zangrillo: "Fare il presidente è un sogno meraviglioso, il difficile è quando si è anche tifoso. A volte occorre deludere con le parole ma non coi fatti. Il sogno è partito qualche tempo dopo la promozione. Questo sogno è stato possibile grazie ad una grande società che ha creduto di poter raggiungere il sogno. Sembrava non facile da raggiungere ma ha dovuto comporti passo dopo passo. Una fase difficile in cui bisognava avere rispetto, cautela e attenzione. Questa delega è stata data al dottor Ricciardella. Altro maestro di diplomazia il dicesse Ottolini. Il sogno è qua in carne ed ossa. Voglio ringraziare la sua famiglia che è qui con lui. Questo ragazzo ha la giusta dimensione umana che gli è stata data dalla sua famiglia ".
Parola quindi a Mateo Retegui: "Grazie a tutti, per me è un onore essere in questo grandissimo club, sono felice di essere qui". Sensazioni: "Molto contento, il Genoa è una grandissima squadra con grandi tifosi. Ho parlato con Milito che mi ha detto quanto siano grandi i tifosi". C'erano altri club, perché il Genoa? "Per la predisposizione del club e per l'allenatore. Volevo venire a Genova".
Gilardino: "E' un grande allenatore e un grande giocatore della Nazionale. Voglio apprendere molto da lui". Mancini parlato bene di te: "E' un onore giocare in A e il Genoa era la soluzione migliore. Giocare con la Nazionale è un sogno". Contratto firmato di 4 anni, vuoi diventare un giocatore molto importante: "Voglio migliorare gara dopo gara". Condizione fisica: "Sino pronto a giocare, l'ho fatto sino a poco tempo fa. Ho un'ottima condizione".
Milito, Simeone tanti attaccanti al Genia, responsabilità o sogno? "Entrambe le cose e sono pronto a difendere la maglia a morte". Conosci la storia di Genoa e Boca? "Si. Il Genoa ha grande storia con 9 campionati vinti. Giocare qui è molto importante per me". Sui zeneislzes: " Mio bisnonno era genovese da parte di papà. Era destino dovessi venire qui". Modulo preferito: "Ho parlato col tecnico e mi adatto a qualunque modulo. È il mister decidere come mettermi in campo".
Obiettivi futuri: "Giocare a calcio ed essere felice, che la squadra vada bene, essere protagonista". Italia grande occasione: "Grazie a Mancini e allo staff di poter vestire la maglia della Nazionale". Il Genoa ti ha voluto fortemente: "Sono qui per i dirigenti e per la storia del club". Numero di maglia e soprannome: "Avrò il numero 19, non ho soprannomi io sono Mateo".
Quando iniziata trattativa: "Non so, hanno parlato i club poi con la mia famiglia. È un gran passo per la mia vita e la mia carriera". Sulla Serie A: "È un campionato differente da quello argentino. Voglio dimistraredi esserci anche io". Sul Ferraris: " So che i tifosi sono molto passionali. Non vedo l'ora di segnare un gol". Oltre sl calcio... "Ho giocato ad hockey. Mio padre è allenatore mia sorella gioca".
Pronto per campionato e Coppa, nessun riposo: "Ho giocato giovedì, non farò né riposo ne tantomeno vacanza". Milito era il principe, tu il re: " Un onore essere definito così".