Genoa, Retegui scalda i cuori e gli abbonamenti volano
Il bagno di folla di ieri in Piazza De Ferrari per l'arrivo di Mateo Retegui, l'aver superato il numero di abbonamento della scorsa stagione, tutte situazione che stanno dimostrando quanto questa società stia coinvolgendo i propri tifosi da una parte e che dall'altra ci sia una risposta importante. Un filone a doppia mandata positivo cavalcato un po' da chiunque lavori all'interno del Genoacfc, dai dirigenti al tecnico sino ai giocatori stessi.
E' chiaro che il colpo dell'attaccante della Nazionale Italiana, non certamente l'ultima arrivata nel ranking UEFA, abbia aumentato l'appeal verso il rossoblu ligure. Un pezzo da novanta Retegui che ha conosciuto prima la stampa genovese quindi i tifosi e certamente i sostenitori rossoblu nella centralissima piazza genovese hanno dato il meglio di loro con cori, fumogeni e bandiere al vento.
Adesso per la dirigenza è obbligatorio proseguire su questa strada. Non può essere il solo Retegui a dover scaldare i cuori dei genoani ma una campagna acquisti complessivamente positiva con giocatori importanti o comunque non semplici scommesse o il "carneade" arrivato dal nulla. Lavorare sotto traccia è sicuramente la situazione migliore per evitare intanto di cercare una possibile asta con altre società e per non creare false speranze nei tifosi.
L'operazione Retegui, che in pratica durava da parecchie settimane, addirittura mesi, è stata sicuramente la dimostrazione migliore di come si possa raggiungere all'obiettivo senza dover "spifferare" per forza ogni cosa. Meglio così, le voci sono una cosa la realtà un'altra. I nomi che girano attorno al Genoa sono, come sempre, parecchi ma quanti di questi sono reali e quanti invece messi in pasto alla gente un po' da varie parti?
Il Genoa ha capito l'importanza del proprio popolo che a sua volta crede ad occhi chiusi in questa dirigenza. Il dato degli abbonati scaturita a ieri è la dimostrazione migliore. Adesso occorre proseguire su questa strada, senza voli pindarici, tenendo i piedi ben piantati per terra e, come ha sempre fatto il presidente Zangrillo, senza illudere il popolo rossoblu.