Genoa, sfatare un tabù con l’apporto di oltre 30 mila sostenitori
Ultima giornata di festa prima della ripresa dei lavori al Centro Sportivo Signorini. Il Genoa si getta testa e cuore nella settimana che porterà alla sfida interna contro il Cagliari programmata per le ore 12.30 di domenica 24 novembre. Inutile girarci troppo interno, è una partita da vincere 'quasi' a tutti i costi. È impensabile come il grifone sia giunto quasi a fine undicesimo mese dell'anno senza aver vinto neppure un incontro tra le mura amiche, tenendo conto di come possa contare su un pubblico sempre superiore alle 30 mila unità che l'hanno sempre sostenuto senza mai fargli mancare il proprio supporto.
Cagliari deve rappresentare una svolta, una svolta positiva e già un piccolo barlume di luce si riesce ad intravvedere. Il numero degli infortunati, e qui degli assenti, si sta assottigliando. Bani e Norton-Cuffy sono nuovamente in gruppo, Ankeye appare quasi pronto ed ora occhi puntati su Messias altro giocatore che sta per tornare a disposizione, dopo mesi del tecnico Alberto Gilardino. Si è poi visto Vitinha lavorare col pallone sul prato verde ed ecco che si può iniziare a pensare positivo.
Ma il primo passo sarà battere i sardi. Una gara completamente diversa da quella affrontata contro il Como. I lariani giocano bene al calcio, hanno elementi capaci di saltare l'uomo ed un mister che punta sempre ad andare ad offendere l'avversario piuttosto che aspettarlo nella propria metà campo. Il Cagliari ha elementi che fanno della grinta e dell'aggressività la loro arma migliore. Il Genoa dovrà avere pazienza per scardinare la retroguardia avversaria.
Ancora una volta sarà importante la spinta del pubblico che certamente non farà mancare il proprio calore. Oltre trentamila anime che cercheranno di traghettare il Genoa verso quella prima vittoria stagionale casalinga tanto attesa.