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Remember Genoa: anche contro le "piccole" si può vincere faticando

di Franco Avanzini

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato. 

Vittorie semplici in casa Genoa non ce ne sono quasi mai state. Certo talvolta si è andati sul velluto soprattutto se l'avversaria non era di primo piano, ma non sempre è successo così. Ma d'altra parte il genoano sa benissimo che i tre punti il Grifone può conquistarli solamente sudando le proverbiali sette camicie. Ma probabilmente le vittorie più sofferte sono anche le più belle, perché conquistate quando oramai nessuno ci credeva più. 

In questa "puntata" della nostra rubrica vogliamo riportarvi al giorno 22 del mese di Novembre e dell'anno 1995. E' il Genoa di mister Gian Piero Gasperini; i rossoblu da un mese non vincono una partita. Di fronte ci sono gli emiliani del Sassuolo, compagine quadrata, tenace e con una classifica tranquilla. E' la "solita" partita di quelle che i liguri devono vincere per non cadere definitivamente nella crisi. Facile a dirsi, vincere non è facile neppure contro compagini non certo di prim'ordine.

La gara nel primo tempo non riserva grandissime emozioni salvo veder sventolare da parte dell'arbitro di turno un paio di cartellini rossi: Perotti per i rossoblu e Berardi per gli ospiti. Tutto avviene nella ripresa e i minuti di recupero saranno quelli decisivi. Si arriva al 90esimo infatti sull'1 a 0 per la formazione di casa grazie ad una stupenda rete realizzata da Rincon (sarà quella la sua prima marcatura in Italia del venezuelano) con un tiro a giro dal limite dell'area di rigore ospite.  Le emozioni inizieranno al 94' quando, in mischia, con il portiere Consigli in area genoana per sfruttare un calcio piazzato, la sfera giungerà sui piedi di Acerbi che la manderà in fondo al sacco. Gioia enorme per gli ospiti allenati dal tecnico Di Francesco, mentre cala il gelo in Gradinata Nord. 

Si batte la sfera a centrocampo, dopo qualche istante la palla sulla destra arriva tra i piedi di Cissokho (uno che davvero al Genoa si è visto ben poco). Il giocatore non sa proprio cosa fare, dalla panchina tutti gli urlano di gettarla in mezzo all'area di rigore. Lui, quasi svogliatamente, la lancia in mezzo. Il pallone arriva laddove c'è un attaccante di razza come Leonardo Pavoletti. Lui si stacca dalla marcatura avversaria, vola in cielo e la colpisce alla perfezione. Consigli ci prova, si allunga, si inarca come può ma proprio non ci arriva. E' il 50esimo, il Genoa torna in vantaggio e questa volta definitivamente. Tocca agli emiliani rammaricarsi per un punto che sembrava ormai conquistato. Per i liguri inevece un successo importante, firmato Pavoletti, trovato all'ultimo istante.

Questa la squadra che ha conquistato quei tre punti: Perin, Izzo (33’ st Cissokho), Burdisso, Ansaldi, Diogo Figueiras (13’ st Dzemaili), Tino Costa, Rincon, Laxalt, Lazovic (23’ st Gakpé), Pavoletti, Perotti.