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Remember Genoa: quando hai un vero "genoano" nel motore...

di Franco Avanzini

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato. 

Derby parola magica; parola che evoca incontri epici, vittorie importanti e una adrenalina che sale a mille molto tempo prima che la gara si consumi. Derby più o meno importanti. Ce ne sono stati di quelli che valevano qualcosa, altri anonimi in cui l'unica cosa importante era il risultato fine a sè stesso. E purtroppo, in varie circostanze, sono state anche stracittadine nelle quali i punti erano importanti per evitare le zone pericolose della classifica e talvolta il pareggio era quello che usciva e che faceva contente entrambe le formazioni. Magari un po' meno le tifoserie. 

Non sono mancati i derby nella serie cadetta, meno brillanti, con meno pathos, ma certamente sempre importanti. Ci sono poi giocatori che hanno vestito le due maglie ma che si professano assolutamente genoani. E lo fanno vedere senza alcuna remora e senza alcun modo di esser smentiti. Uno di questi dimostra quotidianamente la sua genoanità. Continua a giocare e a segnare messe di reti come fossero bruscolini. Col genoa ha giocato tra il 1999 e il 2003 e quindi nel 2005 contando 139 presenze e segnando 41 reti. Alla bella età di 44 anni continua ancora a mietere vittime fra i portieri avversari, segnando a raffica senza soluzione di continuità. Parliamo, e molti lo avranno già capito, di Marco Carparelli

Il gol che lo ha consacrato nell'élite dei giocatori del Genoa da ricordare è quello messo a segno in un derby che si è giocato in Serie B nel campionato 1999/2000. Quella stagione il Grifone chiuderà al sesto posto a sei punti dalla quarta classificata, il Napoli, promosso in serie A. La stracittadina di ritorno si gioca il 20 marzo 2000. All'andata la partitissima genovese si era chiusa in parità, 1 a 1. E' un genoa che cambia panchina passando da Delio Rossi a Bruno Bolchi. In panchina, contro la Sampdoria, c'è proprio quest'ultimo. 

La gara il Genoa la vince 1 a 0 e la rete decisiva giunge al 12' della ripresa. Una marcatura che fa esplodere la Gradinata Nord e che arriva proprio sotto questo settore del campo. C'è un calcio d'angolo battuto dalla destra del portiere Sereni. Alla battuta va Manetti. La sfera spiove in area di rigore e di testa va più in alto di tutti proprio Carparelli, che la spedisce la palla sotto la traversa. E' la rete che decide quel match, la rete che consacra il giocatore nella top ten dei giocatori genoani più amati dal popolo rossoblu.    

Questa la squadra che ha affrontato quella sfida: Soviero, Ruotolo, Tangorra, Torrente, Rossini, Nicola, Mutarelli, Moscardi (39' st Franceschini), Manetti (25' st Boisfer), Carparelli (29' st Manfredini)