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Serie A, dal 18 maggio il via agli allenamenti. Ma poi?

di Franco Avanzini

"Gli atleti che praticano sport di squadra potranno tornare ad allenarsi sempre mantenendo le distanze". Questo quanto detto dal Presidente del Governo Conte nell'ultimo messaggio. Quindi i calciatori torneranno a preparasi per l'eventuale ritorno alle gare giocate seppur "mantenendo le distanze". Questo significa che non si effettueranno, almeno inizialmente, allenamenti collettivi anche perché il calcio tutto è fuorché uno sport dove si "possano mantenere le distanze". 

Così si assisterà a rose che saranno presumibilmente scaglionate con allenamenti fisici e con il pallone che appare solamente per calciare verso la porta dalla distanza oppure esercitazioni coi giocatori distanti almeno un metro l'uno dall'altro. Come a dire, nessuna partitella, nessun esercizio a campo ridotto; in pratica un allenamento sui generis. 

E poi? E poi si attenderà una nuova normativa per permettere al football di tornare sui canoni della normalità, con gli allenamenti regolari. E quindi? Quindi potrebbe essere la volta della decisione finale, cioè tornare a giocare o fare come Belgio e Olanda che hanno chiuso i battenti senza riprendere la stagione interrotta un paio di mesi fa?