Serie A, le curiosità della tredicesima giornata, Atalanta a forza sette
Dopo la sosta per le Nazionali è tornato il campionato che ha regalato gioco e gol nella tredicesima giornata di andata. Sono state 24 le marcature complessive con 14 gol realizzati dalle squadre in trasferta. Il caos in vetta prosegue. In un punto ci sono infatti cinque squadre. Mai vista una graduatoria così corta in vetta con tante squadre impegnate nella lotta per il titolo. Ma vediamo le curiosità di giornata,
Un campionato così nessuno se lo aspettava. Tante squadre che possono vincere il titolo finale con una formazione che svetta per un soffio. È il Napoli di mister Conte che per superare la Roma chiede aiuto all'ex giallorosso Romelu Lukaku. Un gol decisivo per affossare il Ranieri-ter che parte col piede sbagliato ma che avrà la possibilità di rifarsi presto anche se la prossima avversaria facile non sarà perché si chiamerà Atalanta.
Cinque gol in 40 minuti e poi tanta accademia per l'Inter che fa capire come sia una delle candidate al titolo. Thuram fa doppietta e, udite udite, la prima rete la segna Correa, primo squillo stagionale per lui, uno che poteva anche avere le valigie pronte. I nerazzurri schiantano Verona, un Hellas che non riesce proprio a capirci molto non riuscendo a tenere il ritmo della squadra avversaria. I veneti non potevano ricominciare peggio il torneo, occorre rialzare subito la testa.
Atalanta sette bellezze, non è il titolo di un film ma la nuda e cruda realtà di una squadra che sta veleggiando al vertice della classifica e che punta a diventare la vera sorpresa tra le big. E non finisce qui, la settima vittoria consecutiva riporta al gol il capo cannoniere del torneo Mateo Retegui. Vien quasi da pensare che la dea bendata ci abbia messo lo zampino. Come? Infortunio a Scamacca, arrivo dell'ex Genoa ed ecco i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Al tavolo dei grandi si siede anche la Lazio. Un torneo quasi perfetto, una corsa inarrestabile in Italia ed in Europa. Insomma i tifosi biancazzurri possono davvero sognare. Quest volta però un piccolo aiutino lo hanno avuto. La colpa di Pobega, giocatore del Bologna, è stata quella di farsi espellere già nel primo tempo. E a quel punto il risultato era ancora sul nulla di fatto. Poi i romani si sono esaltati, hanno trovato più spazi e sono andati a nozze fino a segnare tre reti.
Chi si ricordava di Inter-Juventus finita 4 a 4, Milan-Juventus è stata di una noia mortale. Squadre impaurite, nessun tiro in porta, gioco lento e prevedibile e nessuna emozione. Ed alla fine i tifosi di casa hanno sonoramente fischiato le due squadre dalle quali ci si attendeva molto, ma molto, di più. Di certo un pareggio che non è servito a granché salvo a far sbadigliare tutti. Il calcio è davvero un'altra cosa.
Due squadre prendo quasi sempre gol di testa e si affrontavano tra li loro. Ebbene come sono arrivate due reti, una per parte? Di testa, ovviamente. Masina per il Torino e Djuric per il Monza hanno confezionato il punteggio di chiusura. Ed in effetti nelle due circostanze le difese avversarie hanno fatto le belle statuine lasciando il compito agli avversari di colpire la palla. Per i due mister in settimana ci sarà molto da lavorare per cercare di evitare nuove cadute su questo fondamentale.
Sette vittorie consecutive, un record per la Fiorentina che vola in classifica grazie soprattutto a due giocatori, fondamentali in qualunque squadra. Uno è il portiere De Gea che para tutto, ma proprio tutto. Ad un certo punto riesce a fare tre interventi in rapida successione non propriamente di facile lettura. L'altro è l'attaccante Kean che in viola sta trovando la sua consacrazione. Tante giocate, molti gol e un continuo miglioramento gara dopo gara. Magari a Torino, casa Juve, qualcuno lo rimpiangerà.
Pietro Pellegri, è proprio il suo momento. Segna con una continuità mai avuta prima e l'Empoli se ne gioca nel suo torneo che si mantiene sempre positivo. I toscani navigano a vista in posizione tranquilla ma non dovranno mai abbassare la guardia per non rischiare di ripiombare tra le ultime della classe. Attenzione ai precedenti, ricordate il Benevento? Salvo al termine dell'andata e poi retrocesso clamorosamente.
Esordio positivo per il tecnico Marco Giampaolo che porta tre punti basilari per il Lecce. Pugliesi che scalano qualche posizione di classifica pur restando sempre impelagati nelle coque mobili della bassa classifica. L'uomo della serata è stato Dorgu che ha chiuso positivamente un contropiede.
MARCATORI -
12 reti: Retegui (Atalanta)
9 reti: Kean (Fiorentina), Thuram (Inter)
7 reti: Lookman (Atalanta)
5 reti: Orsolini (Bologna), Vlahovic (Juventus), Lautaro Martinez (Inter), Castellanos, Zaccagni (Lazio), Lukaku, Kvaratskhelia (Napoli)
4 reti: Castro (Bologna), Cutrone (Como), Pinamonti (Genoa), Tengstedt (Hellas Verona), Weah (Juventus), Dia (Lazio), Leao, Pulisic (Milan), Dani Mota (Monza), Dovbyk (Roma), Lucca (Udinese)
3 reti: Piccoli (Cagliari ), Pellegri (Empoli), Gudmundsson (Fiorentina), Mosquera (Hellas Verona), Frattesi (Inter), Yildiz (Juventus), Pedro (Lazio), Dorgu (Lecce), Di Lorenzo (Napoli), Djuric (Monza), Bonny, Man (Parma), Che Adams, Zapata (Torino), Pohjanpalo (Venezia), Thauvin (Udinese).
2 reti: Brescianini, De Ketelaere, De Roon, Ederson, Pasalic, Samardzic, Zappacosta (Atalanta), Odgaard (Bologna), Marin, Zappa, Zortea (Cagliari), Nico Paz, Strefezza (Como), Colombo, Esposito, Gyasi (Empoli), Adli, Beltran, Cataldi, Colpani, Gosens (Fiorentina), Vogliacco (Genoa), Dunfries, Zielinski, Calhanoglu (Inter), Savona (Juventus), Noslin (Lazio), Kristovic (Lecce), Abraham, Morata (Milan), Kvaratskhelia, McTominay (Napoli), Cancellieri, Delprato (Parma), Dybala, El Shaarawy (Roma)' Coco, Sanabria (Torino), Davis (Udinese), Nicolussi-Caviglia (Venezia)
1 rete: Urbanski, Illing, Fabiano, Karlsson (Bologna), Palomino, Viola, Luvumbo (Cagliari), Belotti, Da Cunha, Fadera, Mazzitelli (Como), Biraghi, Bove, MartinezQuarta, Parisi (Fiorentina), De Winter, Frendrup, Miretti, Messias, Ekhator (Genoa), Castanos, Lambounde, Lazovic, Livramento, Sarr, Tchatchoua, Harroui, Serdar, Magnani (Hellas Verona), Bisseck, Correa, De Vrji, Darmian, Barella, Mkhitaryan (Inter), Mbangula, Cambiaso, Concençao, Mckennie (Juventus), Deli-Bashiru, Gigot, Isaksen, Gila, Guenzouzi, Tchaouna, Vecino (Lazio), Pierotti (Lecce), Chukwuese, Pavlovic, Pulisic, Gabbia, Fofana, Okafor, Theo Hernandez, Reijnders (Milan), Bianco, Maldini, Kyriakopoulis (Monza), Anguissa, Neves, Politano, Simeone (Napoli), Charpentier, Almqvist, Hamuat, Hernani, Sohm, Valeri (Parma), Buongiorno, Baldanzi, Kone, Pisilli, Shomurodov, Soule (Roma), Ilic, Lynetti, Masina, Nije, Vlasic (Torino), Bravo, Lovric, Giannetti, Brenner, Kabasele, Kamara, Zemura (Udinese), Andersen, Busio, Ellertsson, Svoboda, Oristanio (Venezia)