Una panchina per . . . cinque
Natale di confusione in casa Genoa.
In questi giorni abbiamo rinunciato a seguire tutti i rumors e le varie voci che si accavallavano in merito a chi sarà il titolare della guida tecnica rossoblù alla ripresa degli allenamenti, perchè le notizie si accavallavano e si smentivano a distanza di poche ore, non dandoci dunque il tempo di fare alcuna verifica.
Proviamo dunque ora a fare un sunto della situazione che al momento si è venuta a creare, analizzando i vari scenari possibili per la prossima titolarità della panchina al momento forse più scomoda dell'intera Serie A:
Thiago Motta:
Il Mister, di fatto già da prima della debacle in casa dell'Inter, era stato delegittimato dalle insistenti voci su un imminente avvicendamento, ma al momento è ancora il titolare della panchina rossoblù. Non è infatti ancora arrivato nessun esonero ufficiale da parte della società. E la sua figura e il suo ruolo sono forse il vero nodo principale da sciogliere. Il tecnico ha una personalità forte, con idee di calcio innovative che però forse mal si adattano a diversi giocatori della rosa rossoblù. Ma proprio il suo forte carisma è proprio uno dei motivi che lo hanno portato a scontrarsi con alcuni componenti della società. In particolare ci sarebbero attriti con il nuovo Ds Francesco Marroccu. Ma non solo. Anche e soprattutto per questo Enrico Preziosi è tornato dunque ad occuparsi con maggior assiduità delle sorti del Grifone. Confermare Thiago alla guida del Genoa vorrebbe però dire fare un mercato dispendioso, ingaggiando giocatori suggeriti da lui e dandogli carta bianca su tutta la gestione tecnica. Se la sentirà il presidente?
Davide Ballardini:
L'esperto in salvezze è stato chiamato per la quarta volta al capezzale di un Grifone malaticcio e trasandato con il compito di cercare di evitare lo spettro di una Serie B al momento più che mai concreto. Preziosi e il tecnico ravennate non si erano lasciati bene l'ultima volta che hanno collaborato. Da qui le titubanze di Ballardini ad accettare nuovamente di sedere sulla panchina del Genoa. Per il momento c'è dunque il suo rifiuto ad imbarcarsi nuovamente in un'avventura che questa volta avrebbe il sapore di una vera mission impossible. Per il momento, appunto. Perchè in casa Genoa i colpi di scena sono sempre all'ordine del giorno.
Diego Lopez:
Non è un mistero che l'ex tecnico di Cagliari e Udinese fosse il prescelto per sostituire Thiago Motta. Lopez gode dell'appoggio di parte della società, Marroccu in primis, ed il suo arrivo sembrava dunque cosa fatta. Ma a scompigliare le carte ci ha pensato il presidente. Infatti Preziosi, che fino a pochi giorni fa aveva avallato in toto le scelte dei suoi collaboratori, ha invece ora deciso di riprendere personalmente il comando della nave rossoblù che sta andando alla deriva, sperando che non sia troppo tardi per evitarne l'affondamento. E lui non appare convinto di affidare a Lopez la bollente panchina del Grifone. Chiaro che una qualsiasi altra soluzione diversa dall'ingaggio di Lopez porterebbe però probabilmente anche ad un regolamento di conti in casa rossoblù, con conseguenti possibili scenari futuri anche clamorosi.
Davide Nicola:
L'ex tecnico di Crotone e Udinese è già stato vicino quest'estate ad approdare a Genova, ma poi non se ne fece nulla. Nicola ha il vantaggio di conoscere già pregi e difetti dell'ambiente genoano, avendo alle spalle una lunga militanza in maglia rossoblù. Saprebbe dunque già in che situazione verrebbe a cacciarsi. L'ultima sua esperienza in panchina fu nella scorsa stagione a Udine, società dalla quale fu però misteriosamente esonerato dopo due sconfitte contro Juventus e Napoli, rispettivamente prima e seconda della classe. La squadra, nonostante i due stop consecutivi (peraltro ampiamente preventivabili), era comunque fuori dalla zona calda della classifica (e con una gara in meno), ma Nicola fu ugualmente stranamente avvicendato. Le sue quotazioni sembrano ora in ascesa nelle preferenze del presidente Preziosi, che potrebbe dunque anche decidere di puntare proprio su di lui.
Aurelio Andreazzoli:
Il Mister di inizio stagione è ancora sotto contratto con il Genoa, e viene dunque logico pensare ad un suo possibile ritorno in caso di esonero di Thiago Motta. Il suo staff si è però al momento già accasato all'Empoli, e Andreazzoli dovrebbe dunque eventualmente tornare con nuovi uomini di sua fiducia. Quindi un vero e proprio salto nel buio.
Nelle ultime ore ci sono poi state le candidature di Laurent Blanc e di Sven Goran Eriksson, piste intriganti ma che ci sembrano però più aleatorie che reali. Se abbiamo definito la pista Andreazzoli un salto nel buio, figurarsi quelle che portano a due tecnici stranieri, che sono certamente di assoluto valore ma però fuori da troppo tempo dal campionato italiano. Anche se è certamente vero che con il presidente Preziosi non si può escludere nulla, avendoci abituato in passato a veri e propri colpi a sorpresa, non ultimo l'ingaggio proprio di Thiago Motta.
Una panchina per cinque dunque.
Sperando che la scelta sia davvero quella giusta e soprattutto che il mercato sia adeguato e fatto in simbiosi con quello che sarà il tecnico che avrà il compito di guidare il Genoa dall'inizio del nuovo anno.
Un tecnico che avrà il compito di portare in salvo il Grifone ed evitargli una caduta nella serie cadetta che potrebbe avere conseguenze letali per la società più antica d'Italia.
Doveroso quindi da parte di tutti compiere ogni sforzo possibile per portare a termine la missione.
Il punto di non ritorno non è ancora stato raggiunto, ma è tremendamente vicino.
Gip