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The Day After, ancora due punti persi in zona Cesarini

di Franco Avanzini

Undici punti, pensate quale sarebbe la classifica del Genoa con undici punti in più. Anche a Bologna la squadra di mister Gilardino ha perso due punti in pieno recupero a causa del gol realizzato da De Silvestri. Peccato. Non ci voleva più molto per tagliare il traguardo del secondo successo consecutivo in trasferta dopo quello di Sassuolo. E comunque, va detto, che il quarto risultato positivo consecutivo è meritato, sesto punto conquistato nel tour de force certamente non semplice con Juventus e Inter in casa e il doppio viaggio in Emilia Romagna.

Ma il grifone si può mangiare le mani perché contro il Bologna aveva chiuso tutti gli spazi perfettamente, aveva lasciato le briciole al Bologna e gli aveva permesso solamente qualche tiro soprattutto dalla distanza. E qui si metteva in mostra Josep Martinez. Il portiere spagnolo migliora di gara in gara, è una sicurezza e anche l'idea che presto lo si possa vedere a difendere la porta della Spagna non è tanto campata in aria. Almeno tre interventi importanti e battuto solamente da un missile terra-aria calciato dal dischetto del rigore.

A discapito del Grifone anche il fatto che abbia dovuto cambiare qualcosa in difesa a causa dell'influenza. Senza Bani e De Winter mister Gilardino ha dovuto inserire Vogliacco e riportare Vasquez nella tre difensiva con l'inserimento sulla fascia sinistra di Junior Messias. E la retroguardia ha tenuto bene con poche sbavature e con una condizione positiva in tutti e tre gi elementi. Chiaro che sia risultata importante anche la cerniera formata dai centrocampisti con Malinovskyi, Badelj e Frendrup capaci di rintuzzare le giocate avversarie.

Sulle due fasce Sabelli gettava la stampella oltre l'ostacolo anche dopo un infortunio che pareva alquanto importante ma che non lo aveva mandato k.o. e Messias contro il funambolo Orsolini non gli permetteva grandi giocate. E davanti ecco il folletto Gudmundsson all'ottava rete in campionato ed ad un Ekuban sicuramente propositivo e bravo a difendere il pallone. Nota a parte merita Retegui: il ragazzo deve entrare ancora nella forma migliore. E' apparso pesante e poco propenso nel tenere palla per far salire la squadra. Tutti lo attendono e lui dovrà metterci la giusta voglia per ritornare il bel giocatore visto al suo arrivo.

Sabato al Ferraris arriva un altro allenatore che a Genova ha fatto buone cose sia da tecnico che da allenatore. E' Ivan Juric con il suo Torino, squara ostica contro la quale il grifone vorrà tornare a sorridere anche in casa per una vittoria che manca, a Genova, dal 12 novembre quando Dragusin regalò i tre punti ai rossoblu contro l'Hellas Verona.