.

The Day After, ancora un piccolo sforzo e si potrà festeggiare

di Franco Avanzini

Un passettino in avanti è stato fatto. E' innegabile che il pareggio di Bolzano abbia avuto una valenza maggiore guardando al punteggio giunto dalla gara di Bari dove il Cittadella ha fatto il suo chiudendo sull'1 a 1. Sei punti erano prima della sfida e sei punti di distacco sono rimasti al termine della quart'ultima giornata di campionato.

A Bolzano non è stato un bel Genoa, inutile girarci attorno. Per trequarti di sfida la partita è stata monotona con rari tentativi sui due fronti e la palla che principalmente viaggiava in mezzo al campo. Che il Druso fosse un campo tignoso lo si è capito subito, la squadra di mister Bisoli si chiudeva a riccio e scattava in profondità appena entrata in possesso di palla nella maniera più veloce possibile. Odogwu dava parecchio fastidio a causa della sua forza fisica ma pure per una tecnica più che accettabile ma, per sua sfortuna, i vicini di reparto facevano ben poco per accompagnarlo. Così Vogliacco e compagni sudavano un pochino sulle ripartenze ma alla fine non erano costretti ad intervenire con le cattive maniere per fermarlo.

A proposito di cartellini gialli: nessuno dei giocatori diffidati sono stati sanzionati dall'arbitro pugliese Di Bello. Meglio così, potranno essere in campo contro l'Ascoli, un match quest'ultimo che potrebbe diventare quello della promozione diretta. I calcoli sono presto fatti: il Genoa dovrà fare un risultato migliore del Bari che sarà impegnato a Modena. Ecco le due possibilità: 

1) se i pugliesi perderanno in Emilia basterà un pareggio al Grifone per salire nella massima serie

2) se i pugliesi pareggeranno, il Genoa vincendo contro l'Ascoli sarebbe promosso aritmeticamente

Evidentemente in caso di successo di entrambe le formazioni la Serie A potrebbe essere rimandata di una settimana con il Genoa impegnato a Frosinone.

Peccato che il tecnico Gilardino sia stato espulso dall'arbitro in occasione del rigore non dato al Grifone in chiusura di partita. L'allenatore rossoblu meriterebbe di festeggiare in campo, dovesse arrivare contro l'Ascoli, la massima serie sul campo. Il lavoro svolto da Gilardino in un girone intero più una gara (appunto quella di ieri) ha messo tutti a tacere. Da allenatore ad interim come era stato definito inizialmente ad allenatore con tutti i crismi, con una tranquillità che ha messo a disposizione dei giocatori. Calciatori che sono stati rigenerati, a cui è stata donata la consapevolezza della propria forza e soprattutto la capacità di imporsi ovunque ricordandosi quanto sia importante, per loro, vestire la maglia del Genoa.

Una considerazione sui tifosi: Bolzano è stata l'ennesima tappa di questo loro giro d'Italia in cui mai hanno fatto mancare il loro apporto. Un plauso lo meritano assolutamente perché, come disse qualcuno passando da Marassi: "Sono non il dodicesimo ma il tredicesimo uomo in campo" quale miglior complimento se non ricevere una frase del genere?