The Day After, ancora un punto gettato alle ortiche
La storia si ripete. Il Genoa disputa una gara onesta, segna un gran gol pareggiando l'iniziale svantaggio ma alla fine subisce la beffa. Stanno diventando davvero troppi i gol presi sul finire delle partite dalla squadra di un Alberto Gilardino che non sa più a che santo votarsi. Questa volta è toccato al carneade Monterisi toccarla di giustezza mandandola in fondo al sacco con un De Winter davanti a lui che, forse, poteva chiudergli prima lo specchio della porta. Inesperienza, si dirà. E ci sta vista la giovane età del difensore belga.
Il problema è che questi punti gettati alle ortiche possono pesare, e non poco, sull'economia della squadra in futuro e su quell'obiettivo chiamato salvezza. Certo, se Thorsby non avesse ciccato un pallone davanti alla porta, se Malinovskyi avesse fatto doppietta con un tiro dalla distanza, probabilmente parleremmo di un altro risultato. Ma si sa che con i "se" e con i "ma" non si va da nessuna parte.
Il Frosinone per contro non ha fatto una grande figura, imbrigliato perfettamente dal Grifone. Ha sicuramente avuto fortuna ma è stato anche audace nel finale ad andarsi a cercare il colpo decisivo cosa invece che il Grifone non ha fatto provando solamente a tenere il pareggio. Che di per se sarebbe stato risultato equo e positivo ma che alla fine ha portato a Vogliacco e soci di chiudersi troppo dietro, con la frittata puntualmente arrivata.
C'è del positivo ma anche del negativo da questa gara. Tra i più sicuramente Ruslan Malinovskyi che ha segnato una gran rete, preso una traversa e giocato finalmente una gara importante, la prima da quando è al Genoa. L'altra è la costante spinta di Sabelli che ha dimostrato che è giocatore meritevole delle piazze di serie A. Tra i meno va ascritto il portiere Martinez che ha peeso una rete sicuramente potente ma sulla quale è andato con le mani molle. E quel gol alla fine è costata la sconfitta. Poi Haps che sulla sinistra è stato fatto a pezzettini e mai è riuscito a spingere e, quando l'ha fatto, ha concluso la sua corsa con cross sbagliati o passaggi non precisi.
Inutile dire come l'assenza di Retegui, e soprattutto quella di Gudmundsson, si siano sentite. Il folletto islandese avrebbe potuto sicuramente mettersi in mostra tra le maglie di una difesa tutt'altro che imbattibile e lo stesso Retegui avrebbe sicuramente potuto tenere più palloni di quanto fatto da Puscas.
Sabato arriverà al Ferraris l'Empoli, altra squadra ce oggi ha perso, in casa, nei minuti di recupero. Una partita troppo importante per il Genoa che dovrà far sua a tutti i costi per non venire invischiato maggiormente nella zona bassa di graduatoria.