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The Day After, chi si attendeva un Genoa così sparagnino?

di Franco Avanzini

La concentrazione per almeno 70 minuti, la voglia di stupire, l'attenzione tattica e la corsa di tutti gli elementi di movimento hanno fatto si che una serata che non sembrava poter regalare situazioni positive al Genoa contro il Napoli, Campione d'Italia uscente, alla fine abbia regalato gioie e spunti positivi al tecnico Alberto Gilardino e pure quel pizzico di rammarico per un successo che è mancato solo perchè i partenopei hanno sfruttato meglio i cambi effettuati. Probabilmente lo stesso tecnico dei campani non si attendeva di dover sudare le proverbiali sette camicie per tornare con un punticino a casa.

Il Genoa ha dimostrato di essere sulla strada buona e che il lavoro svolto in settimana alla fine paga sempre. La scoperta di De Winter, che inizialmente poteva sembrare un rischio troppo grosso, è apparsa la nota più lieta di una serata positiva in tutti gli aspetti. Il belga ha giocato a testa alta contro un avversario di tutto rilievo come il georgiano Kvaratskhelia che ha sempre fatto ammattire i suoi avversari diretti. Con l'aiuto di Sabelli invece su quella fascia si vedeva più Genoa che Napoli. 

Difensivamente parlando il Grifne nn ha concesso praticamente nulla per 70 minuti. Osimhen molto isolato davanti e spesso mal supportato dai compagni si è innervosito parecchio soprattutto quando, all'inizio, veniva rimontato e frenato per due volte da Radu Dragusin. In mezzo al campo i tanti declamati Lobotka e Zielinski sono stati tritati da Badelj e Strootman, supportati dal solito grande aiuto del "peperino" Frendrup. 

E davanti Retegui si è battuto contro tutti e tutto segnando la sua seconda rete italiana con una giravolta importante a centro area e ha dato di fatto il là alla prima realizzazione calciando dalla distanza un pallone deviato in angolo da Meret. Dalla battuta del quale giungeva la rete di Mattia Bani. 

I venti minuti finali non devono essere presi come una condanna per i giocatori rossoblu. E' chiaro che il divario tra le due squadre ci fosse, quel che non era logico in realtà è che per oltre un'ora di gioco sembrasse il Genoa la squadra d'alta classifica ed il Napoli una semplice comprimaria. Merito di mister Gilardino che ha stravinto il confronto con il più titolato Rudi Garcia. 

Adesso una trasferta di quelle contro, finalmente, un'avversaria diretta, il Lecce. Al Via del Mare non sarà facile portare via punti ma il morale adesso alto e la prestazione contro il Napoli fanno ben sperare in un risultato ancora positivo. Quattro punti in quattro gare, un bottino interessante e forse inaspettato viste le avversarie affrontate. La strada intrapresa dal Genoa è proprio quella giusta, adesso occorre proseguire così inserendo gli indisponibili, prima Messias e più avanti pure Vogliacco.