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The Day After: Juric il passato, Prandelli il futuro

di Franco Avanzini

Ivan Juric esonerato, Cesare Prandelli il nuovo allenatore del Genoa. La serata di ieri ha portato il ribaltone in panchina. Una gara, quella contro l'Entella per il quarto turno di Coppa Italia, che poteva regalare un attimo di respiro a questa squadra. E invece... E' accaduto l'impensabile con l'eliminazione per mano di una squadra di terza serie, dopo esser stato per tre volte tre in vantaggio. Un periodaccio per il Grifone che non sa più vincere neppure contro squadre, come quella di ieri sera, presentatasi a Marassi senza molti titolari ma con tanta volontà e voglia di ben figurare. E alla fine ecco che l'ennesimo regalo è arrivato con la prossima sfida, del tabellone principale, che porterà Paroni e soci addirittura all'Olimpico contro la Roma. 

Ma quello che ha impressionato negativamente, sono state le scelte del tecnico croato. Perchè tenere per 120 minuti in campo Piatek e Biraschi facendoli così stancare in vista della prossima gara contro la Spal, importantissima per le sorti del campionato genoano? Perchè mettere Veloso a fare l'esterno? E perché nel secondo tempo supplementare magari non utilizzare Kouamé che è in un momento di grazia e avrebbe potuto sicuramente, con la sua velocità, dar molto fastidio ai difensori chiavaresi? 

Tutte domande che resteranno senza risposta ma che ancora una volta hanno denotato come Juric non abbia compreso come mandare in campo la squadra e soprattutto non sappia gestire i cambi in maniera proficua. Chi di calcio non se ne fosse capito e avesse messo un piede sugli spalti del Ferraris ieri sera, avrebbe probabilmente creduto che la squadra professionista fosse quella bianco-celeste mentre gli altri, in rossoblu, erano di serie C.

Così si è vista una formazione, quella di Boscaglia, agire bene in campo, tenere i ritmi giusti e coprire tutte le zone nel migliore dei modi. Dall'altra parte invece pareva quasi che ognuno giocasse per se, mancava lo spirito di squadra e le azioni arrivavano estemporanee senza i crismi veri della coralità. E questo nonostante il continuo tifare della gradinata nord e di quei circa 2.800 tifosi paganti che hanno subito l'ennesima umiliazione. 

Da domani arriva Prandelli, un allenatore che prende in mano una bella gatta da pelare e dovrà cercare di ricompattare l'ambiente tutto, dai tifosi alla squadra sino alla società. Tre componenti che dovranno, per il bene del Genoa, unirsi, evitando contrasti e percorrendo la stessa strada che dovrà portare alla salvezza. Cesare Prandelli ha esperienza, ha le capacità giuste per risollevare la squadra rossoblu. L'importante sarà lasciarlo lavorare in pace, sostenendolo in ogni circostanza. Domenica alle ore 18 ci sarà una gara troppo importante per il Genoa, da giocare ma soprattutto da vincere.