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The Day After, la svolta non c’è stata, anzi si ma in peggio

di Franco Avanzini

Non è la prima volta che il Genoa avrebbe potuto svoltare andando a respirare l'aria della parte sinistra della classifica ma che sbaglia completante la partita. Era accaduto in casa col Verona e ieri col Venezia. Quel che è peggio è che contro i lagunari alla voce tiri in porta si legge zero. Vitinha, Ekuban, Pinamonti e Ekhator non sono riusciti mai a centrare la porta ma neppure, aggiungiamo, a sfiorarla. Prestazione che fa preoccupare tutti, anche prima dell'infortunio subito da Malinovskyi. In quei 50 minuti il Genoa arrivava sempre secondo sulla palla contro una squadra che tutto pareva tranne che imbattibile.

Che Gilardino si prenda la responsabilità della battuta d'arresto ci sta ma anche i giocatori hanno le loro colpe. I tocchetti o i colpi di tacco di Badelj in mezzo al campo sono spesso finiti nel nulla, troppa supponenza da parte del genoano che probabilmente pareva quasi avesse poca voglia di giocare. Lo stesso Gollini sulla prima rete è stato beffato da una traiettoria che non ha saputo leggere ma in questo caso con la complicità di un Vasquez che poteva comodamente spazzare l'area di rigore senza averlo fatto.

È chiaro che l'infortunio gravissimo subito da Ruslan Malinovskyi ha condizionato la gara. Da quel momento il Genoa ha preso la strada di casa dimenticandosi che mancavano ancora 40 minuti al triplice fischio dell'arbitro. Eppure il rigore parato da Gollini a Pohjanpalo avrebbe dovuto dare nuova linfa ai genoani abbattendo i veneziani. Ed invece i padroni di casa avevano il grande merito di andare avanti come nulla fosse successo, intensificando ancora di più la corsa, l'attenzione e la compattezza.

A proposito di attenzione e compattezza, ieri il Genoa l'ha proprio persa completamente. La squadra era sfilacciata, coi reparti distanti e nessuno che facesse da collante. Vitinha provava a giocare a tutto campo ma ad un certo punto pure lui si è inabissato vista l'assenza dei compagni. Ekuban pareva un pesce fuor d'acqua e Pinamonti si faceva vedere solo quando si prendeva il cartellino giallo.

Ammonizioni continue per De Winter troppo irruento che rischia in questa stagione di saltare varie gare a causa delle squalifiche. Il Genoa è passato da un Dragusin mai ammonito ad un De Winter sempre col giallo sul groppone. Trovare una via di mezzo?

Il brutto infortunio capitato a Malinovskyi crea un problema in più nella rosa genoana già abbastanza scarna: Messias dovrà esser recuperato e bisognerà sperare che la dea bendata  non gli giri ancora le spalle e lo mantenga in salute per tutta la stagione. Ma è evidente che a gennaio occorrerà intervenire con giocatori di categorie e non semplici scommesse o giovani di belle speranze tanto più che l'obiettivo è chiaro: il Genoa lotterà per la salvezza senza voli pindarici o idee strampalate al primo risultato utile dovesse arrivare.

Mercoledì il derby: mister Gilardino si è detto contento di giocare subito per dimenticare la brutta gara di ieri. Il problema è che il Grifone, vista la differenza di categoria, ha il pronostico dalla sua e quindi è la squadra che oggettivamente rischia di più. Tutti si aspettano una vittoria e questo potrebbe risultare un'arma a doppio taglio perché se ci sarà il passaggio del turno sarà semplicemente una cosa normale.