.

The Day After, prosegue la “maledizione” del Ferraris ma l’arbitro…

di Franco Avanzini

E niente, neppure questa volta il Genoa ha vinto al Ferraris. Uno zero nella casella delle vittorie casalinghe che fa tanto male perché questa volta il Grifone ci è andato vicinissimo. Solo un rigore gli ha negato la gioia di regalare ai suoi impareggiabili tifosi il primo sorriso casalingo. Se analizziamo proprio quel momento, quello del secondo penalty, vanno dette alcune cose. Intanto i dubbi sull'intervento di Martin sono molto elevati. La domanda è: chi ha toccato per primo la sfera? Poche le immagini viste, davvero troppo poche per avere una certezza. Eppure l'arbitro Sozza non ha avuto dubbi. Questa volta nessuno l'ha chiamato al Var per avere una maggiore certezza.

Situazione che invece si è verificata sul primo penalty. L'arbitro non aveva visto il mano di Thorsby mentre il Var si ed ecco il richiamo ed il conseguente tiro dagli undici metri. Societariamente il Genoa conta davvero poco e lo hanno dimostrato altre due situazioni: il rosso tolto a Viola che era intervenuto malamente su Badelj (l'intervento però a gamba alta c'era) e poi una punizione dal limite allo scadere non concessa al Grifone con il direttore di gara che preferiva chiudere la gara col triplice fischio. Insomma un arbitro insufficiente per come ha condotto la sfida.

È chiaro che il primo Genoa targato Vieira non potesse cambiare molto rispetto a quello targato Gilardino, eppure qualcosa si è visto. Intanto una compagine più propositiva e portata ad attaccare con più uomini poi la posizione di Miretti che sicuramente ha giovato al giocatore di scuola Juventus e la capacità da parte dei ragazzi di trovare sempre un compagno libero. E sul podio due gli uomini che hanno svettato nel far girare al meglio i liguri. Uno è Milan Badelj che ha disputato una partita sontuosa con giocate e tocchi di palla sopraffini. Uno su tutti, l'assist perfetto per Miretti nel primo tempo. E l'altro è Morten Frendrup che è tornato il motorino dello scorso anno, sempre in movimento e pronto a conquistare e strappare tanti palloni dai piedi degli avversari.

Detto di un Fabio Miretti finalmente capace di una prestazione positiva, stesso discorso merita Alessandro Zanoli che sulla fascia ha sgasato parecchio lasciando alle sue spalle spesso gli avversari diretti. È chiaro che mister Vieira debba lavorare parecchio. Occorre chiudere maggiormente la difesa e trovare qualche gol in più. E per questo la speranza è che il tutto venga risolto con gli ingressi dei calciatori infortunati.

Intanto si sono rivisti Messias e Vitinha che potranno dare il loro apporto oltre a Balotelli utilizzato per ora con il contagocce ma che spera presto di avere almeno un tempo a propria disposizione per dimostrare il proprio valore. Ferraris tabù, un peccato perché il popolo genoano meriterebbe assolutamente di poter gioire ogni qualvolta metta piede in quello stadio. Quest'anno, stranamente, non è ancora capitato. Dopo la trasferta di Udine, non semplice, arriverà il Torino, compagine rude e tosta contro la quale spesso sono battaglie. Sarà quella la volta buona?