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The Day After, quanti passi indietro sono stati fatti, c’è da lavorare

di Franco Avanzini

 Nessuno potrà mai dire che il Verona abbia rubato qualcosa vincendo a Genova. Il Genoa ha fatto bene sino allo 0 a 1 per poi andare in confusione e non riuscire più a scalare la montagna. Il problema è che il solo Messias abbia cercato la via della rete, assenti Pinamonti e Vitinha. Il primo si è battuto ma è sempre stato spalle alla porta giocando distante dall'area di rigore avversario mentre il secondo ha subito parecchi falli senza però in fin dei conti diventare decisivo in qualche azione importante.

Tanti passi indietro sono stati fatti, lo stesso portiere Gollini non è apparso sicuro sulla prima rete avversaria. La sua uscita non è risultata perfetta, di fatto ha allungato la traiettoria della palla mettendo fuori causa anche Martin che tutto si attendeva ma certamente non che il pallone arrivasse dalle sue parti. E ancora una volta il tecnico Alberto Gilardino ha dovuto mandare in campo due giovanissimi, Ekhtor e Accornero, per mancanza di altre soluzioni.

Lo aveva detto in conferenza stampa pre gara e lo ha ribadito ieri sera quando alla fine ha chiaramente detto che "non sarà facile vincere le gare contro qualunque avversario". Come a voler mettere le mani avanti, spiegando come gli uomini siano quelli e la rosa alquanto ristretta. Vero che ci sono infortunati ma è pur vero che alcuni c'erano già prima della chiusura del mercato (praticamente tutti). Quindi sul banco degli imputati sale la dirigenza che non ha operato come avrebbe dovuto. L'allenatore del Genoa, gran signore, ha voluto prenderla larga ma il sunto delle sue parole è stato questo.

Di certo 4 punti sarebbero stati ben voluti dopo queste prime tre gare, sono lo stesso punteggio ottenuto lo scorso anno in altrettante partite, con un successo esterno, lo scorso anno a Roma casa Lazio, quest'anno a Monza; una sconfitta interna (l'anno scorso contro la Fiorentina, quest'anno contro il Verona) ed un pareggio sempre interno rispettivamente contro il Napoli nell'ultimo campionato e l'Inter in questa stagione. Insomma cammino equivalente anche se la sconfitta di ieri deve far riflettere parecchio (lo scorso anno il Genoa prese tutti e sei punti al Verona). La fisicità avversaria l'ha fatta da padrone, la voglia, maggiore, dei veneti pure e la mancanza di linearità in campo ha regalato soprattutto dopo lo 0 a 1 spazi invitanti agli avversari.

Capitolo arbitro: doveva espellere Harroui per l'intervento a piede martello contro Vogliacco. Troppo,poco il giallo, si era sullo 0 a 0:e chissà che la gara avrebbe potuto prendere un'altra strada. Anche sul rigore dato al Verona qualche piccolo dubbio lo abbiamo anche se, in entrambi i casi, nessuno lo ha richiamato al Var. Insomma Ayroldi ancora una volta non è stato foriero di buone cose.

Il lavoro non mancherà a mister Gilardino. Peccato perda alcuni elementi a causa delle Nazionali e che ritorneranno a pochi giorni dalla prossima gara interna, contro la Roma. Un altro step per nulla facile coi giallorossi che vorranno rifarsi dopo l'1 a 4 patito nella scorsa stagione. C'è da ricompattare la squadra, darle quella fiducia persa dopo aver subito la prima rete e alimentare la zona offensiva che è apparsa assolutamente abulica e con ben pochi palloni giocabili.