The Day After, un pareggio che fa morale e classifica
Questa volta gli ultimi minuti non hanno spaventato il Genoa. La squadra di mister Gilardino ha retto perfettamente ad una Juventus non al top ma comunque sempre pericolosa in avanti. Con un mister Allegri che le ha provate tutte per provare a portare a casa un risultato che non fosse il semplice pareggio. Ma questa volta la difesa ha retto benissimo, Martinez ha compito un super intervento su Bremer ed alla fine è stata festa per tutti, in campo e sugli spalti.
Certo, gli oltre 33 mila che hanno assiepato il Ferraris meritavano di non soffrire a causa di un errore pacchiano di Milan Badelj. Il giocatore con maggiore esperienza ha commesso una topica clamorosa aprendo un varco a Chiesa che ovviamente ne ha approfittato e si è fatto atterrare da Martinez uscitogli incontro. Il centrocampista croato ha chiesto scusa a tutti ma oramai la frittata era fatta e non è che nel resta della gara si sia innalzato per giocate o situazioni positive. Insomma una serata che avrebbe potuto costar cara al Genoa.
Ed invece ecco che si sono erti a protagonisti due giocatori, uno noto, l'altro atteso. Quest'ultimo è stato Chaleb Ekuban che è entrato in campo con la giusta carica agonistica mettendo in campo tutte le sue qualità, difendendo il pallone, saltando alcuni avversari e soprattutto offrendo l'assist di testa all'autore del pareggio. Ed ecco dunque il secondo nome, Albert Gudmundsson. Alla Juventus un paio di stagioni fa aveva segnato la prima rete nella massima serie della sua carriera. E alla Juve si è ripetuto. Un gol di scaltrezza e furbizia, un gol arrivato dopo una prestazione intelligente e sicuramente con una forma migliorata dopo l'infortunio e dopo la sfida di Monza.
Il Genoa ha dimostrato ancora una volta di essere "grande con le grandi". Dopo Roma e Napoli, dopo la Lazio e dopo il Milan nonostante la sconfitta causata però da un netto fallo di mano dell'autore del gol decisivo Pulisic, ecco che anche la Juventus è tornata a casa solamente con un punticino. Facile giocare contro quelle formazioni che a Genova vengono per attaccare e non solamente per difendersi. Al grifone questa tattica piace perchè può sfoggiare le sue armi migliori.
Una parola merita anche mister Gilardino: attaccato dai cosiddetti "leoni da tastiera" ieri sera ha praticamente zittito tutti anche coi cambi. Certo ha sbagliato anche lui nelle precedenti gare ma c'è da tener presente di un paio di fattori. Intanto del fatto che era all'esordio nella massima serie e poi che alla fin fine il Genoa ha 16 punti in classifica, varie società sotto di se e tutto sommato sta dimostrando di saper tenere testa alle avversarie senza soffrire poi tanto.
Prossima gara a Reggio Emilia contro il Sassuolo: avversaria alla portata del Grifone ma attenzione perchè proprio contro formazioni di questo calibro i rossoblu hanno spesso lasciato punti importanti. Concentrazione sarà la parola d'ordine per affrontare Berardi e soci che hanno sicuramente un bravo allenatore ed una intelaiatura di gioco interessante. Ma proseguire nella mini-striscia positiva sarebbe assolutamente necessario in attesa di un altro confronto da brivis al ferraris contro l'Inter.