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Giulio Gallazzi: "Entro fine settembre contiamo di chiudere"

di Franco Avanzini

Giulio Gallazzi e la Sri Group si stanno avvicinando a grandi passi al Genoa. La “lettera” è arrivata agli avvocati del presidente Enrico Preziosi che, probabilmente nei prossimi giorni, la vedrà e la valuterà. Non manca nel finanziere emiliano l'ottimismo. “Noi siamo ottimisti se non lo fossimo non saremmo arrivati sino qui. Crediamo che la nostra sia un offerta molto buona. Non c'è una scadenza irrevocabile ma c'è il concetto del ragionevole tempo. Ragionevole legato a quello che accadrà in questi giorni, alle eventuali risposte e alle richieste di approfondimento. Noi siamo disposti a effettuare approfondimenti perché capiamo come la trattativa sia complessa e noi siamo disponibili. Credo che il presidente Preziosi rientri oggi e che nei prossimi giorni si farà sentire. Calcisticamente parlando possiamo dire che la palla ora è nel loro campo”.

Si attende un rilancio da parte dell'attuale numero uno societario rossoblu? “Un rilancio credo che sia legittimo provare a farlo magari cercando qualche affinamento migliorativo da parte di chi vende ma è anche legittimo, da parte di chi offre, tenere fissa la propria offerta. Noi siamo pronti ad ascoltare. Comunque fosse per noi vorremmo chiudere già domani la trattativa”.

E i tempi tecnici per il closing arriveranno a fine settembre? “Penso di si. Immaginiamo che ci incontriamo questa settimana, immagino vedano questa lettera sicuramente poi passerà una settimana. A quel punto non domani ma lunedì prossimo faremmo scendere i nostri professionisti da Londra. La diligence potrebbe durare al massimo due settimana, anzi circa 10 giorni. Il passaggio dalla lettera al contratto quindi ci porterebbe attorno al 20 e il 30 di settembre. Se tutto andrà bene ovviamente”.

Diamo per scontato che tutto fili per il verso giusto. Ha assistito a Genoa-Juventus, che impressione le ha fatto lo stadio Ferraris? “Inutile entrare nei dettagli per il momento. Credo però che il Ferraris abbia più pregi che difetti. E' in una posizione molto buona nonostante abbia problemi di parcheggi. Ha il vantaggio di un vissuto nella città. E' una bomboniera; per l'effetto assoluto che regala a chi guarda la partita è il migliore. Ci sono poi tantissimi spazi non sfruttati, un sacco di vetrine inutilizzate. Si potrebbe fare qualcosa già in quella zona ma esistono pure spazi interni a mio giudizio da valorizzare meglio. Entreremo però nei dettagli solo se tutto andrà bene. Inoltre non dimentichiamoci che lo stadio è compartecipato dalle due squadre di Genova. Sarà quindi opportuno sentire anche l'altra formazione. Ma sono cose che vedremo dopo. Nel nostro progetto le infrastrutture meritano un refresh e sono molto importanti. Direi alla fine che lo stadio merita una manutenzione straordinaria più o meno importante ma al tempo stesso insisto nel dire che abbia più pregi che difetti”

Si è sciolto il legame tra la Barabino & Partners e il Genoa. Avete in progetto di riprendere il discorso con quella che è sempre stata la Cantera rossoblu? “Non conoscono bene la vicenda della Barabino & Partners. Oggi come oggi non ci riguarda. Sono questioni interne alla società. Dovessimo arrivare al closing, il progetto riguardante il settore giovanile, per mia convinzione personale, sarà una delle aree principali. Quando mi nomina il termine Cantera per me è la casa per ottenere successi importanti e quindi non può che essere un progetto in cima alla nostra lista”.

Giulio Gallazzi per un momento mette da parte i panni dell'imprenditore che vorrebbe acquisire la società di Villa Rostan, vestendo solo quelli dello sportivo. E ci dà il suo voto al mercato del Genoa? “Ho letto che sono stati dati voti attorno al 5/5.5 dai principali giornali sportivi. Io ritengo che il Genoa sia molto più vicino al 6 che al 5.5. La squadra deve lavorare, deve esser preparata, ovviamente. Sicuramente il presidente Preziosi ha fatto un buon mercato considerando le risorse che aveva a disposizione. Il fatto stesso che molti giocatori fossero quotidianamente sui giornali ma alla fine non siano stati ceduti lo ritengo un segnale importante. E un giocatore come Izzo che tornerà ad ottobre per me è un colpo importante. Mercato genoano dunque meglio di quanto dicano i quotidiani sportivi”.

Infine, quale è il suo rapporto con il calcio? “Io sono prima di tutto uno sportivo nato e cresciuto grazie agli sport statunitensi come il basket e il football americano, dove ho raggiunto gli obiettivi che sognavo - conclude Giulio Gallazzi -  Il calcio è una passione che sta aumentando col tempo. In Italia quando parli di sport parli soprattutto di calcio. Tengo a precisare che io non ho una passione viscerale per il calcio ma la ritengo una passione crescente. Non ritengo di sapere tutto. Il mio problema sarà quello di strutturare la società mettendo le giuste persone al posto giusto. In casa però ho uno scatenato tifoso che è mio figlio, quindi, volente o nolente, di football se ne parla sempre. Ripeto, però, la passione in me sta crescendo ma non ho vissuto la mia vita a pane e calcio”.