Luca Tabbiani: "Non si può prevedere il pareggio"
Tredici presenze con la maglia del Genoa tra il 1998 e il 2000 dopo una trafila tutta nelle squadre rossoblù, genovese e genoano, Luca Tabbiani parla del derby che si giocherà domani sera. "Sarà un derby maschio, lottato su ogni pallone in cui anche i singoli episodi potrebbero esser determinanti alla fine della gara. Un pareggio? Non credo sia preventivabile. Potrebbe anche scaturire questo risultato ma solo alla fine di una partita giocata dalle due squadre con l'obiettivo del successo finale".
Sono arrivati Luca Rigoni e Suso, Gasperini li farà scendere in campo? "Non mi sento di dare dei consigli a mister Gasperini. Lui sa esattamente quello che dovrà fare pur di mandare in campo la formazione migliore. Evidente come alla fine sarà il risultato finale a dire se il tecnico avrà fatto bene o meno ad impiegarli oppure a non farli scendere in campo. Purtroppo tutto si risolverà solamente alla fine e i commenti potranno esser positivi o negativi sui due elementi solo a punteggio finale acquisito. Fermo restando che la condizione di Rigoni e Suso sarà importante per capire se potranno o meno scendere sul terreno di gioco".
Quale giocatore toglieresti alla Sampdoria? "Sicuramente Eder. Un elemento che ha fatto grandi cose in questo ultimo periodo". Per quanto riguarda il Genoa invece su chi punteresti? "Faccio due nomi e sono quelli di Perin e Pavoletti. Perin si merita questo premio per il suo grande attaccamento alla maglia mentre l'attaccante, al di là della sciocchezza commessa contro il Carpi, ha sempre dimostrato di esser un giocatore di grande valore".
Derby che sugli spalti sarà al solito caldo ma che, negli ultimi tempi, ha contrapposto i pro e i contro sia al tecnico Gasperini che al presidente Preziosi. Ecco la posizione di Luca Tabbiani: "Io sono pro Gasperini perché è un allenatore di alto livello. Normale che il suo gioco richieda tempo affinché i giocatori possano metterlo in pratica. E' un allenatore che a Genova non si può discutere. Per quanto riguarda il presidente Preziosi, dico che comprendo la mentalità del tifoso genoano che vorrebbe sempre poter tenere con se i giocatori migliori passati in questi ultimi anni, purtroppo però non si può competere coi grandi club. Per il Genoa deve esser un onore prendere elementi giovani, valorizzarli e poi cederli. Capisco però come in una piazza molto calda come la nostra si possa facilmente passare dagli entusiasmi per alcune vittorie ai disfattismi per le ultime sconfitte. Credo che importante sia stato anche valorizzare elementi importanti come Perotti ultimamente oppure Thiago Motta qualche anno fa. Poi, ripeto, capisco anche il genoano che vorrebbe vedere i suoi campioni per qualche stagione in più al Genoa".