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Nicola: "lavoriamo anche per rappresentare i nostri colori"

di GianPiero Gallotti

Si è appena conclusa, al Signorini di Pegli, la conferenza stampa pre Genoa - Roma di Davide Nicola.

Questi i concetti da lui espressi:

Questo è un ambiente bellissimo e gratificante. Quindi non lavoriamo solo per noi, ma anche per rappresentare i nostri colori.

Io sono sicuro che attraverso la dedizione al lavoro raggiungeremo il nostro obbiettivo.

Dobbiamo però trovare un equilibrio. Voglio che i ragazzi credano nel lavoro che stanno facendo, perché io ci credo ciecamente.

Quello che conta è il percorso. Questo deve essere il messaggio: lavoro e voglia di rappresentare i nostri colori. Qualche fischio non deve essere interpretato in senso negativo.

Insieme possiamo essere una forza incredibile.

La Roma è una grandissima squadra, con un ottimo allenatore. Hanno giocatori forti con una struttura che varia a seconda di chi gioca.

Ma il punto è che cosa vogliamo fare noi.

Noi dobbiamo proporre gioco,  ma allo stesso tempo avere l'umiltà di sapere che ogni gara ci deve formare nel percorso.

E da questo punto di vista ci arriveremo.

Quando uno crede in quello che fa raggiunge il proprio obbiettivo.

Per il mercato la società sa benissimo che sono già passate tre partite, e sanno quale sia la mia disamina.

Io però devo pensare solo ai miei giocatori.

Behrami e destro hanno esperienza e possono dare un contributo. È chiaro che il nostro obbiettivo è quello di portarlo a lucido prima possibile. Sono soddisfatto del lavoro che stanno facendo.

Domani mancando Mimmo e chiaro che uno fra Goldaniga ed El Yamiq sarà chiamato in causa. Loro per me sono tutti importanti. 

I nostri attaccanti sono quelli più avanti di forma fisica. Pinamonti deve recuperare dal mal di schiena.

Le aspettative su un giocatore è giusto che ci siano, ma devono essere le sue. Schone certo che deve diventare importante, ma ha le sue caratteristiche. Dobbiamo trovare il modo di utilizzarli al meglio. Lui e Radovanovic non si integrano e su questo sono stato chiaro con loro.

La Roma ha un modo di stare in campo consolidato. 

Noi dovremo essere coscienziosi e capaci a leggere la partita.

Ogni allenatore ha una sua idea di calcio. Io sto quindi impostando una preparazione idonea alla mia e rispetto il lavoro degli allenatori che mi hanno preceduto.

Giocare nel nostro stadio deve farti rizzare i peli. Contro il Sassuolo quando il pubblico ha tifato si è vista la differenza. È molto importante essere sostenuti dalla propria gente.

Tutti devono essere di esempio per tutti. Goran ha un'esperienza tale che può guidare alcuni compagni, ma tutti devono essere importanti.

Gip