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A tu per tu con l'editore Carlo Frilli, genoano DOC

di Redazione GN 1893

Non so quanti di voi abbiano mai letto o abbiano a casa un libro della Fratelli Frilli Editori; personalmente ne ho letti diversi, sia a sfondo giallo che sportivo. La casa editrice Frilli si occupa di editoria dal 2000 e, anche se il suo pezzo forte è il genere noir, ama pubblicare libri dedicati al mondo del calcio e sono tanti quelli sfornati a sfondo rossoblù. A parlare della sua passione e del suo amore per il Genoa è Carlo Frilli.

Frilli editori, da sempre genoani. Come nasce l'amore per il Genoa?

Più che la Fratelli Frilli Editori é in particolare il sottoscritto Carlo ad essere da sempre genoano, amante dello sport e appassionato del calcio sia da spettatore che da giocatore dilettante. L'amore per il Genoa è cominciato con una domanda fatta a mio padre a 7-8 anni. Tornavamo da scuola e sentendo che alcuni miei compagni di classe parlavano di Genoa e di altre squadre mi sono incuriosito. "Secondo te dovrei tifare Genoa o Sampdoria?". Mio padre, a cui è sempre piaciuto scherzare, mi rispose con quella che allora mi sembrò una battuta "Se vuoi soffrire e gioire tifa Genoa, se invece vuoi sperare di soffrire un po' meno tifa Sampdoria". Inutile dire cosa scelsi e inutile dire che la battuta si rivelò verità assoluta. Qualche tempo dopo andai per la prima volta al Luigi Ferraris a vedere il Genoa. Era un'amichevole di precampionato forse con il Pisa. Era il campionato con Martina, Gorin, Onofri, Nela e Damiani. Dai distinti i giocatori mi parevano lontanissimi e le mie nozioni calcistiche erano assai limitate, ma ricordo una grande emozione che è poi la stessa e pressoché identica che ritrovo ogni volta che entro allo stadio per seguire il mio Genoa.

Al momento quanti libri inerenti il mondo Genoa hai pubblicato?

Oltre al mio "Militico" dedicato ad un campione recente della storia del Genoa, abbiamo pubblicato altri titoli che sono "Più mi tradisci e più ti amo", "Almanacco storico del Genoa", "Sotto il segno del Grifone", "Quelli che il Grifone", "C'era una volta il Ferraris" e "A riveder la stella".

Tra i libri che mi hai appena citato, quale è stato il primo ad essere pubblicato?

Il primo nato fu "Quelli che il Grifone", un libretto agile in stile umoristico-storico sulle fortune e sfortune del Vecchio Balordo. La collana dei "Quelli che..." nasceva dal desiderio di fare ironia raccontando brevi capitoli di storia di alcune squadre di calcio.

L'ultimo nato invece?

L'ultimo è stato "Almanacco storico del Genoa". E' un lavoro di svariati anni composto da tre autori che attraverso un'attenta ricerca storica fatta su documenti e archivi svela alcuni tra i più salienti episodi per ogni singolo anno di vita del Genoa dal 1893 ad oggi.

Il libro più bello sul Genoa è quello che devi ancora pubblicare?

A dire il vero il libro più completo è più che bello è senza dubbio l'Almanacco storico del Genoa. E' lì che si trovano tante curiosità e tanta storia raccontata attraverso le pagine sportive dei giornalisti dell'epoca.

Cosa ne pensi della rosa attuale rossoblù?

La rosa attuale è figlia del solito mercato con tante ed importanti uscite/entrate di gennaio. A mio parere troppe uscite importanti, tra tutte quella di Perotti, buone entrate come Suso e Cerci ma purtroppo senza prospettive future per via della formula del prestito dei due giocatori. Il solito Gian Piero Gasperini è stato poi in grado di creare un bel gruppo e amalgamarlo con sapienza.

I giocatori che ti è dispiaciuto vedere andare via negli ultimi anni?

Tre argentini che reputo dei veri campioni, Diego Milito, Rodrigo Palacio e ultimo Diego Perotti.

Ogni anno il mercato rossoblù è una vera e propria rivoluzione. Quali giocatori terresti per la prossima stagione?

Li terrei tutti e rinforzerei i tre settori di difesa, centrocampo e attacco, ma dovendo fare una scelta obbligata i giocatori che senz'altro mi piacerebbe ritrovare il prossimo anno con la maglia del Grifone sono: Perin, Ansaldi, Pavoletti, Rincon, Izzo, Laxalt, Dzemaili.

Al momento stai lavorando alla pubblicazione di qualche nuovo libro rossoblù?

Ho una lavorazione che non so ancora quando vedrà la luce che dovrebbe intitolarsi "Numeri Rossoblù". Come dice il titolo stesso si tratta di un volume che racchiude tutte le foto, statistiche, formazioni, classifiche, gol, tipo album Panini, di tutti i giocatori del Genoa dal 1893 all'ultimo campionato. L'autore ha incontrato più di una difficoltà nel reperire alcune informazioni storiche e per questo non abbiamo ancora una data certa di pubblicazione.

Gli arbitraggi fanno sempre parlare. Ultimamente a far parlare molto è Rizzoli. Cosa ne pensi dell'espulsione di Izzo?

Penso sia stato un errore, come un errore è stato commesso dallo stesso Rizzoli nel far recuperare quel minuto in più nel primo tempo. Due errori che sommati hanno modificato il risultato e l'esito della partita. Hanno messo la tecnologia a disposizione degli arbitri, credo che lo stesso si dovrebbe fare per altri fasi e momenti delle partite. Non so come fosse posizionato Rizzoli quando ha deciso di assegnare fallo e secondo cartellino giallo a Izzo, ma credo che, prima di alterare l'andamento di una partita, la tecnologia, come potrebbe essere la moviola in campo, sarebbe un utile strumento per dipanare eventuali dubbi.

E' la stella che vogliam... questa stella arriverà prima o poi?

La vedo molto dura. La Juventus si accinge a vincere il suo 5° scudetto di fila. Seguono grosso modo le solite note Napoli, Roma, Inter Fiorentina e Milan. Da molti anni il calcio italiano non riserva più grandi sorprese nelle zone alte della classifica e questa condizione in Italia temo sia destinata a perdurare. Però guardo compiaciuto l'impresa straordinaria del Leicester in Inghilterra e fiducioso mi auguro che la stessa favola, prima o poi, la possano vivere anche i tifosi rossoblù che tanto devono a quegli stessi pionieri inglesi che per primi insegnarono a Genova il gioco del football e l'orgoglio di lottare per quella gloriosa maglia.

Fabiana Rebora - La Grifoncina