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GENOA: CON NICOLA E ' UN EMPOLI TEMIBILE MA LA SERIE D'ORO PUO' CONTINUARE

di Radazione Genoa News 1893

Proprio adesso doveva svegliarsi l'Empoli? Non che i toscani si siano trasformati improvvisamente in uno squadrone, ma solo due settimane orsono parevano indirizzati inesorabilmente verso la serie B ed ora, invece, vantano chances concrete di salvezza. Il merito va ascritto ad un club tra i più sani e i meglio amministrati, ma anche alle recenti modifiche di assetto. Gi azzurri, abituati a lottare per la sopravvivenza, non tremano e la società si è mossa concretamente per raddrizzare la baracca.

Sulla pamca toscana troviamo quel Davide Nicola che i genoani non troppo giovani rammentano come un mediano inesauribile e mai domo, magari non dotato i piedi fatati ma notevolmente redditizio e attaccato alla causa. Poi, come tecnico, è diventato uno specialista delle salvezze miracolose e in ossequio a tale tendenza è stato assunto dalla provinciale della famiglia Corsi.

Dall'oggi al domani, ecco che l'Empoli ha assestato tre uppercut al Monza e subito appresso ha rovinato i piani tricolori della Juventus andato ad impattare in terra piemontese. Sul fronte del mercato, dopo l'arrivo del centrocampista Zurkowski, è partito verso la Capitale il “gioiello” Balzanzi, sostituito da Niang, vecchia conoscenza del pubblico genoano. E' probabile tuttavia che sabato Nicola parta con la coppia d'attacco Cerri-Cambiaghi.

Il Castellani raramente è stato arena ospitale per il Genoa, che prova ad invertire il trend sulla scia di sette risultati utili e di due vittorie di fila: evento ben oltre le più rosee attese. Il match resta ispido e scivoloso, tuttavia l'ottimismo è di prammatica, tenendo conto che dopo l'infornata di punti registrata nell'ultimo mese e mezzo non è affatto indispensabile vincere ed anche un pareggio sarebbe accolto con soddisfazione: un presupposto che sembra secondario, ma regala tonnellate di serenità e fiducia.

Stavolta, perdippiù, mister Gilardino può finalmente voltarsi verso i panchinari e scoprire che c'è... sostanza. Il solo punto interrogativo continua a riguardare la fascia sinistra, avversata dalle contemporanee assenze di Haps, Martin e Messias. Chi sarà il prescelto a tappare il buco? Il ballottaggio riguarda Spence e Vasquez. Il primo contro il Lecce ha prodotto dieci minuti garibaldini prima di sparire dal campo e guadagnarsi la sostituzione a metà gara. Il secondo è un adattato, che cerca di progredire anche in fase di spinta, ma fondamentalmente resta un difensore. Se toccasse a lui, ecco che il trio di centrali difensivi sarebbe completato da Vogliacco.

Il resto della formazione appare scontato, con gli importanti rientri di Badelj – l'unico autentico regista della combriccola – e Frendrup. Al loro fianco dovrebbe agire Malinovskyi, fresco di passaggio definitivo (e non più in prestito) al Grifone: le sue qualità balistiche la spuntano sulla sagacia tattica di Strootman, destinato comunque, a ritagliarsi un po' di spazio a gara in corso.

Gila chiederà altri gol ai dioscuri in avanscoperta, che raramente l'hanno tradito.

Chiusa finalmente la compravendita estiva, il parco riserve rossoblù non figura più come un punto debole: dopo la breve apparizione del mediano Bohinen, ora serve solo un po' di tempo per il totale ambientamento ai vari Cittadini (giovane e promettente difensore), Ankeye (centravanti dalle rosee prospettive) e Vitinha (estrosa seconda punta). Non è da escludersi che qualcuno di loro al Castellani festeggi l'esordio con la casacca del Grifone.

                     PIERLUIGI GAMBINO