Ricordiamo i mitici numeri 10 del Genoa: da Tomas Skuhravy a Adailton
Il Genoa vanta alcuni numeri 10 da fare invidia a tante e più blasonate società, uno su tutti Thomas Skuhravy, uno dei bomber più prolifici del Grifone. Ma andiamo con ordine. L’attuale dieci della squadra è Mattia Aramu, classe ‘95 arrivato a Genova il 25 agosto 2022. Finora 21 presenze, 2 reti e 2 assist in campionato, più due presenze in Coppa Italia. Un rendimento non esaltante in verità, ma dalla prima presenza del 9 settembre 2022 contro il Palermo non ne ha mancata neanche una, a dimostrazione di meritare la piena fiducia del mister.
Non ci sarà nella partita contro la Ternana per via dell’infortunio che lo tiene fuori ormai dalla partita contro la SPAL, ma si spera in un suo rapido recupero per questo finale di stagione. Se vi interessa puntare sui prossimi match dei rossoblù, è possibile ottenere e sfruttare anche il nuovo bonus William Hill. Mattia Aramu ha preso numericamente il posto di Filippo Melegoni, due stagioni a Genova con 39 presenze e una rete. Prima di lui, il 10 era sulle spalle di Iago Falque, che lo ha indossato nella seconda, breve, esperienza con il Grifone del 2020. Per lui solo dieci presenze e 2 reti.
Gianluca Lapadula si fece carico del numero 10 nelle stagioni 2017-18 e 2018-19, nelle quali realizzò 7 reti in 36 presenze. Arrivato in prestito dal Milan il 18 luglio 2017, sarà protagonista della prima stagione con 28 presenze e 6 reti, ma verrà messo da parte nella stagione successiva. Lascerà Genova l’anno dopo. Prima di lui Olivier Ntcham, camerunense arrivato a luglio 2015 in prestito dal Manchester City (20 presenze e 3 gol in stagione); e Diego Perotti. L’argentino firmò un quadriennale con i rossoblù nel 2014 dopo le esperienze in Argentina e Spagna, e si mise in mostra con 43 presenze e 5 reti nelle due stagioni liguri.
La stagione 2013-14 è quella di Giuseppe Sculli e Francesco Lodi. Quest’ultimo iniziò la stagione nel migliore dei modi, mettendo a referto 9 presenze e 2 reti, ma l’arrivo di Gasperini sulla panchina lo mise ai margini della squadra, costringendo il giocatore a lasciare il gruppo il 3 gennaio 2014. Al suo posto tornerà a vestire la maglia rossoblù Giuseppe Sculli, già allenato da Gasperini. Il centrocampista di Locri ha spesso vestito la maglia numero 14, la stessa con la quale, proprio a Genova, fece 125 presenze e 22 reti dal 2006 al 2011 prima di passare alla Lazio.
Rubén Ariel Olivera da Rosa fu tra le apparizioni con il 10 più veloci della storia del Grifone. Soprannominato El Pollo, l’uruguaiano arrivò in prestito dalla Fiorentina a gennaio 2003, ma giocherà solo 5 partite prima di tornare di nuovo a vestire la maglia viola. Passando per Alexander Merkel e Valter Birsa arriviamo a Raffaele Palladino, numero 10 nelle stagioni 2008-09 e 2010-11. Con la maglia rossoblù segnerà 6 reti in 58 presenze. Pupillo di mister Gasperini non troverà continuità e verrà ceduto al Parma dopo due stagioni e mezza.
Matias Masiero era il 10 nella stagione 2007-08, ma mise a referto solo 2 presenze e 1 gol prima di essere ceduto al Pisa. Prima di lui, Adailton fu un numero 10 del quale potersi ricordare. Mancino brasiliano con una tecnica sopraffina, era uno specialista dei calci di punizione. Giocò solo una stagione nel Genoa, nel 2006-07, ma bastò per realizzare 11 reti in 26 partite ed entrare di diritto tra i migliori numeri 10 rossoblù. Contribuirà non poco al ritorno del Genoa in Serie A.
Chiudiamo, senza volerne ai vari Nicola Caccia, Paul Codrea, Giovanni Stroppa, Alessandro Manetti e John van’t Schip, con Tomas Skuhravy. L’attaccante cecoslovacco venne acquistato dal Genoa nell’estate del 1990 e vi rimase per sei stagioni, di cui cinque in serie A. Realizzò 58 gol in 163 presenze e fu uno dei bomber più prolifici dei rossoblù insieme a Diego Milito, Cosimo Francioso, Roberto Pruzzo e Carlos Aguilera. Rimase impresso nella storia del club anche per i 3 gol nella Coppa UEFA del 1991-92, quando il Genoa raggiunse la semifinale. Probabilmente l’unico vero numero 10 del Grifone e uno dei pochi a restare ancora oggi nei cuori dei genoani.