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Di Bello... poco

di Luca Canfora

Dai, è sfortuna. Non facciamo le vittime.

Lo stesso arbitro che negava il rigore a Pandev, accarezzato in area romanista dalla mano delicata di Thor a pochi minuti dalla fine, con il Var che purtroppo aveva appena visto spegnersi tutti i monitors a causa di un improvviso Black Out che in quegli istanti colpiva tutta Atlantide durante un maremoto scatenato dal movimento improvviso della temutissima falda de Trastevere, questa volta aveva azzeccato la decisione, riscattando la propria immagine oscurata da quella sfortuna del tutto casuale. Peccato che questa volta la falda di Quezzi non si è mossa di un mm, quindi i monitors del Var sono rimasti tutti accesi permettendo al Conclave di supporto dell'arbitro di rimediare al fastidioso inconveniente, ristabilendo ordine e verità dove regnava caos ed ingiustizia, punendo la pericolosissima culata all'indietro di Buksa che, con una manovra scomposta e pericolosa, colpiva di natica il povero ginocchio di Meret in uscita plastica ed elegante.

Onestamente non me la sento di pensare male di questo arbitro, diciamo che non me lo porterei al Casinò perché è proprio sfortunato. O non vede lui e vede il Var, o vede lui e non vede il Var, o togliamo lui o togliamo il Var. O togliamo tutto e facciamo un Campionato a tavolino, che tutto sommato è più rassicurante dal punto di vista del marketing.

Comunque bando alle ciance. Il Genoa ha giocato bene, ha tenuto ampiamente testa al Napoli meritando il pareggio, e tuttavia il mercato finisce tra poche ore quindi la squadra dovrebbe essere rinforzata quel tanto che basta per ritrovare serenità e qualche risultato.

Sul fronte societario attendiamo gli sviluppi di una trattativa che sembra già avere superato i primi ostacoli, e che quindi viene da tutti accreditata come possibile se non credibile.

Io preferisco non inseguire la realtà, ma vivere di sogni e possibilità.

Io credo assolutamente che il Genoa meriti e possa ambire, anche se raramente ci è stato concesso, ad una collocazione sportiva e filosofica di altra statura rispetto a quella attuale, ma non ho né certezze né speranze che qualcuno ce la possa garantire oggi... o domani.

Tuttavia non penso sia sempre e solo una questione di soldi, e non sono più né uno sciocco sognatore né un ragazzino. Il mondo reale mi è ben chiaro, tuttavia il propulsore rimane sempre la passione, l'amore, la radice, la storia, che circonda il denaro. Il denaro da solo non basta.

Io credo in questo, e credo che a Genova, e nel Genoa, manchi solo la parte meno importante.

Il denaro.

Forza Genoa.

   Luca Canfora