Il fattore campo
Avete notato come è diminuito il fattore campo? Senza il pubblico, che ha la forza di galvanizzare la squadra di casa, di mettere in soggezione la squadra ospite, e di mettere sotto pressione l'arbitro nelle sue decisioni difficili, vediamo le grandi più in difficoltà anche nel proprio stadio, e le "piccole" andare a giocare con più serenità in stadi che normalmente incutono un certo timore.
Probabilmente non fa una grande differenza, in senso assoluto. Da una parte perdi il vantaggio di giocare in casa, dall'altro acquisti il vantaggio di potertela giocare meglio fuori casa, quindi alla fine non dovrebbe cambiare molto. Cambia la forma, non la sostanza, probabilmente.
Ovviamente non vedo l'ora di poter vedere il Genoa al Ferraris, in un Ferraris pieno, strapieno, di gioia, di leggerezza, di voci, di colori. I nostri.
Comunque ho detto diminuito, non scomparso, il fattore campo. Infatti ieri sera il Real Madrid ha giocato la partita di Champions nel Centro Sportivo di allenamento della squadra invece che al Bernabeu, dove sono in atto lavori di ammodernamento dell'impianto. Ha perso 2-3, ma io sono convinto che se avessero giocato nel proprio Stadio, anche vuoto, quella struttura avrebbe aiutato il Real a giocare un'altra partita, ma soprattutto avrebbe comunque intimorito la squadra ospite in modo più decisivo.
Questione di storia, blasone, rispetto. Cose che non si vedono, ma si "sentono".
Arriva l'Inter. Arriva delusa, arrabbiata, e con un reparto d'attacco davvero importante. Lautaro e Lukaku sono proprio forti, come lo è Barella, lo sono Perisic e tanti altri. Arriva dopo una sconfitta nel derby ed un passo falso in Champions.
Sarà dura, molto dura.
Ma giochiamo al Luigi Ferraris, il nostro Stadio. Sarà vuoto, lo sarà, lo saranno tutti gli stadi, ancora per molto tempo. Ma è lo stadio del Genoa CFC 1893.
E' una questione di storia, blasone, rispetto.
Facciamoli contare.
Luca Canfora