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Le cose vanno male

di Luca Canfora

Le cose vanno male, molto male, e potrebbero andare anche peggio. Come ho sempre, sempre, continuamente, affermato, quando le cose vanno bene i meriti vanno distribuiti tra Società, allenatore e calciatori. Le percentuali sceglietele voi, io non mi sento in grado di stabilirle con precisione. Quando le cose vanno male... vale però la stessa formula, identica, fotocopiata, precisa, ineluttabile.

La morale cerco di lasciarla da parte perfino quando parlo di cose "serie", di vita, di filosofia, di salute, figurarsi se la tiro in ballo per discutere di calcio, di Genoa. Nessuna morale, nessuna sentenza. Ma le cose vanno male, molto male, e non solo da quest'anno. Le cose vanno male da 3 anni, lungo un pericoloso crinale che sembra non conoscere tregua, riposo, destinazione. Le cose vanno male ed è colpa della Società, dell'allenatore e dei calciatori. Con le percentuali di cui sopra, che ciascuno potrà assegnare a piacere.

Le cose vanno male e la colpa è di chi ha in mano le redini, il comando, le decisioni, le direzioni, le scelte. La colpa è di chi ha in mano la squadra, la preparazione atletica, quella tecnica, quella tattica, quella umana. La colpa è di chi scende in campo e non si dimostra all'altezza, a volte per limiti tecnici, a volte per limiti tattici, a volte per limiti caratteriali, a volte per limiti umani. A volte le colpe sono semplicemente limiti, di cui nessuno ha colpa. Ma anche per questi aspetti lascio la posizione alla sensibilità individuale, io non sono in grado di capire se e quando qualcuno potrebbe fare di più, dare di più, e quali siano le motivazioni che gli impediscano di fare di più, di dare di più.

Le cose vanno male, è lo sport, è la vita, va accettato. E va superato, anche in presenza di limiti oggettivi, con il carattere, con il lavoro, con il sacrificio, con la consapevolezza, la determinazione. Le cose vanno male e non serve l'isteria, la confusione, la rabbia. Le cose vanno male e serve ordine, pazienza, amore, e tanto lavoro.

Le cose vanno male e la Società ha il dovere di fare tutto il possibile per rimediare a questa situazione, di cui ha una percentuale di colpe. Le cose vanno male ed il nuovo allenatore, a cui faccio il mio personale in bocca al lupo, ha il dovere di fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per rimediare ad una situazione di cui non ha ancora alcuna percentuale di colpe, ma di cui eredita il dovere di svolgere al meglio le mansioni che seguono alla firma del suo contratto, da oggi fino alla fine del suo mandato. I calciatori, i calciatori, hanno il dovere, il dovere, di fare sul campo tutto ciò che è nelle loro possibilità tecniche, tattiche, umane e caratteriali, per onorare il proprio contratto di lavoro e salvaguardare la storia ed il futuro della Società più antica di questo Paese.

Le cose vanno male, molto male, ed i genoani, onestamente, in questo momento, non vedo cosa potrebbero o dovrebbero fare, ancora, e di più, per dimostrare appoggio, presenza, essenza, orgoglio, passione, eroismo, autolesionismo.

Le cose vanno male, ed i genoani, di certo, non si tireranno indietro, come la storia documenta, se le cose dovessero andare anche peggio. Ma non è tempo di resa, non è tempo di recriminazioni o di rimpianti. E' il tempo del lavoro, del sacrificio e della fiducia.

Le cose vanno male, e l'unica cosa che i genoani chiedono alla Società, all'allenatore ed ai calciatori, è di guardare il Luigi Ferraris all'inizio ed alla fine del derby, e provare a fare qualcosa per rimediare ai propri errori, superare i propri limiti, e lasciarsi alle spalle questo momento.

Le cose vanno male, ma è già successo in passato, è già successo tante volte. Ma le cose possono cambiare, il mese prossimo, la settimana prossima, o addirittura domani. Dipende dalla Società, dall'allenatore, e dai calciatori.

Le cose vanno male, ma noi ci siamo, siamo qui, al vostro fianco, e ci saremo, anche domani. E ci rialzeremo, con o senza di voi. Non lo dico io, lo dice la Storia.

Noi siamo il Genoa.

Luca Canfora