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Un Punt is MEGL che NIENT

di Luca Canfora

E che vi DEV DIR?

Lo so, a marzo abbiamo lasciato un Genoa convincente che batteva il Milan a San Siro in modo netto, e dopo 3 mesi e mezzo abbiamo ritrovato un Genoa imballato, lento, spento, distanziato. Socialmente, a-socialmente, come noi genovesi, non importa.

Del resto, capiamoci, è passato un tempo infinito, superiore a quello che distanzia un Campionato dal successivo. Quindi è un altro Campionato, proprio un altro campionato.

Tuttavia, dopo due gol presi in modo abbastanza semi professionistico, ho visto il Genoa lentamente riprendere a macinare gioco, a creare, a lottare. Non è un anno adatto a fare filosofia. E' un anno complicato, da prendere con molta attenzione.

Quindi ben venga un punto con una diretta concorrente, senza storcere troppo il naso, e senza fare complicate analisi tecniche. Partite in piena estate, con temperature pesanti, in pieno pomeriggio, senza pubblico, in una atmosfera melanconica, distante e priva di pathos, di partecipazione emotiva, di anima.

Martedì ci aspetta quello che sappiamo da decine di anni, e qui il 2020 non c'entra molto. 

Andiamo avanti senza mollare di un centimetro, perché come Al Pacino ci racconta in quel bellissimo discorso nel film "Ogni maledetta domenica", la distanza sociale tra una vittoria ed una sconfitta, tra una salvezza e l'oblio, tra la gloria e la caduta, è decretata solo ed esclusivamente da chi è disposto a "morire", dal punto di vista agonistico, atletico, caratteriale, emotivo, per arrivare un centimetro prima del proprio avversario.

Ma Al Pacino forse non poteva sapere che noi siamo il Genoa, e se lui fosse nel nostro spogliatoio non avrebbe avuto bisogno di fare quel discorso.

La nostra vita, la nostra storia, il nostro destino, è sempre stato in quel centimetro.

W il Genoa.

   Luca Canfora