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Una poltrona per due

di Luca Canfora

Anche chi è troppo giovane per conoscere questo Cult anni '80 avrà capito, dopo Udinese Juventus di ieri sera, che la poltrona si chiama serie A, e le due squadre rimaste a contendersela sono il nostro Genoa ed il Lecce.

Lasciamo perdere le dietrologie, le ipotesi, i chiacchiericci, i complotti. E' la mia filosofia. La mia vita è costellata per lo più di sconfitte, delusioni, tradimenti, amarezze e cadute. Ancora non ho capito dove finiscano le mie responsabilità, colpe, sbagli, limiti, e dove influiscano il destino, la fortuna, gli altri. Ma da una parte l'orgoglio, dall'altra la dignità e l'onestà di guardare dentro me stesso prima di guardare dentro altri, mi hanno sempre imposto di fare del mio meglio, di credere in me stesso, e andare diritto per la mia strada senza cercare alibi, scuse, attenuanti.

Io credo in poche cose, in pochissime persone, tra le quali non ci sono io, ma credo assolutamente in questo.

Se siamo in questa situazione, per il quarto anno consecutivo, non è colpa di altri, ma nostra responsabilità. Si può sbagliare, ovviamente, come si può perdere o fallire il proprio obiettivo. E' lo sport, è la vita. La speranza di tutti, ancora una volta, è quella di salvare la "pelle" di nuovo, per poi fare tesoro, ancora una volta, di errori, tecnici, di valutazione, di programmazione, di strategia, di organizzazione, per rinascere, per ripartire, per ritrovare entusiasmo, fiducia, nel futuro, in sè stessi. In campo, e fuori dal campo.

C'è il Genoa, c'è sempre e solo il Genoa. Il resto non conta, il resto non esiste.

Albert Einstein diceva che per vivere felici non bisogna legare la propria vita alle persone o alle cose, ma ad un obiettivo. Vale anche per il Genoa, e per i genoani.

Oggi l'obiettivo è la salvezza, al prossimo ci penseremo.

   Luca Canfora