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Conosciamo Luca Rigoni

di Redazione GN 1893

Nato a Schio il 7 dicembre 1984, Luca Rigoni fa parte di una famiglia con il calcio nel sangue. Suo padre, Gianluigi, fu centrocampista di Vicenza e Padova tra gli anni ’70 e ‘80, mentre s è oggi uno dei punti fermi del Chievo Verona di Maran. Centrocampista centrale dotato di molta grinta e di una discreta tecnica, Rigoni fa degli inserimenti senza palla la sua qualità migliore. Un’abilità che negli ultimi anni gli ha permesso di collezionare un .

La sua carriera è legata a doppio filo con quella di Giuseppe Iachini, allenatore con trascorsi blucerchiati non particolarmente amato dai tifosi rossoblù. Rigoni cresce nelle giovanili del Vicenza, squadra con la quale esordisce in serie B nella stagione 2002/2003. L’anno seguente arriva sulla panchina proprio Iachini e Rigoni si ritaglia presto un ruolo da protagonista. In biancorosso colleziona 54 presenze e 4 gol che nell’estate 2005 gli spalancano lo porte della Serie A. La Reggina decide infatti di acquistarne la comproprietà, ma a gennaio saranno solo 4 le presenze.

Durante il mercato invernale passa così al Piacenza in Serie B, dove ritrova Iachini ma mette insieme sole 9 presenze. Al termine della stagione torna nuovamente al Vicenza dove resterà per due anni collezionando altre 51 presenze in biancorosso condite da 3 reti.

Nel gennaio 2008 incrocia nuovamente la sua strada con quella di Iachini che lo vuole con se a Verona, sponda . Qui riesci a riconquistare la Serie A e in breve tempo diventa uno dei perni della squadra clivense. Indosserà la maglia del Chievo fino all’estate 2014 quando, dopo 174 presenze a 10 gol, Iachini lo vuole nuovamente con sé ma questa volta al Palermo.

In rosanero resta un anno e mezzo durante il quale colleziona 41 presenze e ben 10 reti, di cui 9 nella sola stagione 2014/2015. L’esperienza siciliana finisce però in maniera burrascosa a causa di alcune incomprensioni con il presidente Zamparini che lo convincono ad accettare il Genoa  nel corso dell’ultimo .

Arrivato in silenzio alla corte di Gasperini  e accompagnato da un certo scetticismo, Rigoni si conquista fin da subito un posto da titolare nello scacchiere tattico rossoblù. Dopo un periodo di iniziale appannamento, Rigoni ha saputo infatti  calarsi alla perfezione nel nuovo 3-5-2 disegnato da Gasperini rivelandosi particolarmente importante in fase offensiva grazie ai suoi inserimenti che gli hanno permesso di segnare già , due importantissimi contro Empoli e Torino e una col Frosinone.

Tomaso Giaretti