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Conosciamo Nicolas Burdisso, il capitano rossoblù

di Redazione GN 1893

Nicolas Burdisso nasce in Argentina, precisamente ad Altos de Chipiòn, il 12 Aprile 1981. È fratello maggiore di Guilliermo Burdisso, anch'egli calciatore professionista, con cui ha giocato assieme a Roma, nella stagione 2010/2011. Difensore arcigno, potente, intelligente e veloce nel leggere l'azione, Burdisso, soprannominato Leon o "Scarface" (per la sua somiglianza con Al Pacino nell'omonimo film) ha militato in grandissime squadre. Cresce infatti nelle giovanili del Boca Juniors, e proprio con i Xeneises esordisce tra i professionisti nel 1999. Resterà con i gialloblù di Buenos Aires per cinque stagioni, nelle quali vincerà due titoli argentini, due Cope Libertadores ed altrettante Coppe intercontinentali ed indosserà la maglia gialloblù per un totale di 164 partite, condite da 6 goal.

Passa quindi all'Inter, dove resterà cinque anni, vincendo quattro scudetti, quattro Super Coppe Italiane e due coppe nazionali. Il periodo all'Inter non è dei migliori per Burdisso, sia dentro che fuori dal campo. Al primo anno in nerazzurro infatti viene diagnosticata alla figlia una grave malattia, che per il primo anno farà scendere Nicolas in campo ben poche volte. Inoltre è protagonista della famosa rissa di Valencia tra giocatori interisti e Valenciani; nell'occasione si ruppe pure il naso a causa di un pugno del difensore spagnolo David Navarro.

Conclude nel 2009 la sua esperienza in nerazzurro con 139 presenze tra tutte le competizioni ufficiali e 9 goal. Nell'estate 2009 passa infatti alla Roma allenata da Claudio Ranieri. Nei quattro anni e mezzo sotto il Colosseo non alza trofei, ma è punto fermo della squadra. Segna 6 goal con la maglia giallorossa, di cui uno a Marassi, contro il Genoa, nell'epica sfida terminata 4-3 per i grifoni che, andati all'intervallo sotto di due goal e subito colpiti nella ripresa da Totti, sono capaci di segnare 4 goal alla Roma.

Conclude la propria esperienza capitolina con 131 presenze. Nel Gennaio 2014 passa a titolo definitivo al Genoa. La formazione rossoblù al suo arrivo ristagna nei bassifondi della classifica e l'esperienza, la grinta, e la garra - come si dice in Argentina - di Burdisso saranno determinanti per salvare il club più antico d'Italia dalla retrocessione. L'anno seguente è l'anno della cavalcata fino all'Europa League conquistata sul campo dal Genoa e poi purtroppo persa in Tribunale per l'assenza della licenza UEFA.

In questa stagione Nicolas viene anche promosso capitano della squadra più antica d'Italia, in seguito alla cessione di Luca Antonelli al Milan. A fine stagione rinnova il propio contratto col Genoa fino al 2017.

Per quanto riguarda la Nazionale albiceleste, Burdisso ha compiuto praticamente tutta la trafila. Con la formazione under 20 infatti, ha disputato e vinto i mondiali di categoria e l'equivalente per il continente sudamericano. Con la maglia della sua Nazionale vince inoltre la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene, nel 2004. Ha inoltre disputato sia il mondiale del 2006 sia l'edizione successiva del 2010. Con la propria nazionale maggiore Burdisso conta un totale di 49 partite e 2 goal.

Il capitano del Genoa è presente su Facebook, con la sua pagina ufficiale "Nicolàs Burdisso", e su Twitter con l'account "@NicoBurdisso_8"

Tomaso Giaretti