Guida a Bastia: cosa vedere, mangiare e bere
Domani, sabato 6 agosto, con fischio di inizio alle ore 20, allo stadio Cesari di Bastia, il Genoa affronterà la squadra locale nella sua sesta amichevole pre-campionato.
Alle decine di tifosi che seguiranno la squadra in questa trasferta e agli altri già presenti in Corsica per le vacanze estive, noi di “Genoa News 1893” vogliamo fornire qualche informazione utile per conoscere e "vivere" la cittadina corsa.
LO STADIO- Lo Stade Armand Cesari non si trova a Bastia ma nel vicino Comune di Furiani, in Route du Stade.
COSA VEDERE A BASTIA- Bastia è un posto da godersi vicolo per vicolo, piazzetta per piazzetta, lungo le calate del porto vecchio. Arroccata sulla scogliera, è divisa in tre quartieri: Place Saint-Nicolas (ricco di palme e di caffè all’aperto), Terra Vecchia (il più antico quartiere della città, vecchio feudo genovese e abitato solo da corsi. Qui potrete ammirare numerose chiese barocche, vicoli stretti che scendono verso Vieux Port e palazzi decadenti dal fascino senza tempo) e Cittadella (famoso per i vicoli stretti. Da non perdere la Cathedrale Sainte-Marie, dalla facciata bianca e gialla, l’Eglise Sainte-Croix con il celebre Cristo Nero e il Museo di etnografia corsa, all’interno del Palais des Gouverneurs.
COSA VEDERE NEI DINTORNI - La Riserva naturale dell’Etang di Biguglia (il più grande specchio d’acqua dell’isola, che ospita più di cento specie di uccelli fra cui fenicotteri e l’airone rosso) e il Lido de la Marana (una lingua di sabbia di 20 km che separa l’Etang de Biguglia dal mare ed è attrezzato con stabilimenti balneari, campeggi, centro ippico, percorso avventura, attività acquatiche e una pista ciclabile).
COSA MANGIARE- La carne la fa da padrona nella cucina isolana, a partire dalla famosa salumeria corsa.
I salumi più conosciuti sono il prisuttu (prosciutto essiccato per 18 mesi), la coppa, il lonzu (filetto di maiale affumicato e conservato sotto uno strato di grasso), il figatellu e il fittonu (salsiccia di fegato che viene servita grigliata), il salamu (una salsiccia secca speziata), la salcicetta, la valetta.
I piatti tipici corsi a base di carne comprendono gli stuffatti o stracotti di cinghiale, il capretto arrosto, il vitello con le olive.
Si potranno gustare anche ottimi pesci e frutti di mare, dai ricci alla murena grigliata, alle sarde farcite al brocciu, oltre a triglie, spigole, orate e cernie..
I formaggi corsi sono rinomati almeno quanto i salumi. Il più conosciuto é il brocciu, un formaggio fresco a base di latte di pecora o di capra e prodotto secondo una ricetta tradizionale: viene consumato sia dolce con miele o marmellata o come ingrediente base di vari dessert, sia salato, mangiato in purezza o come ripieno di zucchine, cannelloni o delicate omelettes alla menta.
Ovunque potrete trovare crêpes sia dolci che salate; queste ultime costituiscono un’ottima alternativa a un pranzo o una cena, così come le bastilles (torte salate con spinaci, cipolla o brocciu, o con tutti e tre gli ingredienti), e le quiches (altro must della cucina francese, torte salate preparate con una base di pasta brisée e riempiti con un composto di uova e panna a cui solitamente si aggiungono verdure o carne).
Nelle pasticcerie troverete una scelta molto ampia di dolci locali, come i beignets (frittelle di farina di castagne con un cuore morbido di brocciu), le torte di castagne, il fiadone, (flan a base di brocciu con limone e uova, che nei ristoranti viene inzuppato nel liquore e servito alla fiamma), i canistrelli (dolcetti secchi alle mandorle, alle noci, al limone o all’anice).
COSA BERE: La Corsica si distingue per alcuni vini di ottima qualità, bianchi e rossi, frutto della felice commistione di clima marittimo e profumi di macchia oltre che del sapiente lavoro dei viticoltori che riescono a ottenere ottimi raccolti dal suolo granitico. Vini tipici sono il Patrimonio, il Musqat du Cap Corse, Corse, Corse Porto Veccio, Corse Figari, Corse Sartene, Corse Ajaccio e Corse Calvi.
I più importanti liquori corsi sono l'aquavita (una grappa locale), e il mirto (prodotto anche in Sardegna). Molto popolare è anche il ratafià (un liquore ottenuto macerando la frutta in aquavita e zucchero).
In Corsica si producono anche tre birre locali: la Pietra (una birra ambrata a base di castagne), la Colomba (chiara) e la Torre (birra rossa il cui aroma richiama i profumi della macchia mediterranea).
COSA ACQUISTARE- Oltre ai vini, acquistabili direttamente dal produttore, si consigliano come souvenirs le marmellate speciali di fichi (con le varianti alle mandorle o alle noci), di arance, di limoni, di mandarini e di castagne oppure il miele, di cui sei varietà vantano il riconoscimento DOC (in francese AOC, Appellation d’Origine Contrôlée).