Luca Campanella: atleta, coach e tifoso rossoblù
Luca Campanella, un nome che ai non appassionati di atletica leggera potrebbe non dire molto. Trentun anni, mezzofondista e fondista con ottimi risultati all’attivo nel proprio curriculum sportivo. Compagno di vita di Emma Linda Quaglia, protagonista dello sport ligure e non, nonché aspirante a partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Per tutti è importante avere una persona che ci sostenga. Un atleta richiede in più una figura che la conduca al massimo rendimento e sappia infonderle le giuste motivazioni.Ecco che allora la combinazione tra un fidanzato che nutre la stessa passione per la corsa e, per di più, di professione fa lo psicologo non può essere che perfetta.
Allenatore- “Emma è seguita da un allenatore, Claudio Berardelli, che vive in Kenia. Io ricopro il ruolo dell’allenatore in seconda, portando avanti il discorso tattico e tecnico”.
Coach- Mental coach, una figura in Italia completamente trascurata, per quanto sia noto a tutti che “si vince partendo dalla testa”. La sua importanza nella vita di un atleta? “Allenare la mente di uno sportivo significa prepararlo a rispondere agli eventi nel miglior modo possibile, soprattutto in occasione di gare importanti” – spiega Luca - “Come? Lavorando sulla personalità dell’atleta per rinforzarla e per far emergere il suo potenziale inespresso. Sblocco e al contempo costruzione. E agendo sulla capacità di concentrazione, sulla gestione dell’emotività, sul controllo dello stress”.
Genoa- Passione per la corsa, ma anche per il calcio e soprattutto per il Genoa. “In famiglia siamo genoani da generazioni. Ho iniziato ad andare allo stadio a cinque anni e ho avuto la fortuna di vedere l’anno della Uefa al primo colpo”.
I tuoi idoli di sempre? “Su tutti il “Principe” Diego Alberto Milito e Thomas Skhuravy. Il primo per la sua classe, il secondo per la sua forza fisica. Ma ho apprezzato anche Michael Goosens”.
Aspettative dal campionato in corso? “Mi aspetto una tranquilla salvezza”.
La tua più grande delusione? “Recente. Sono rimasto, da atleta soprattutto, deluso per la mancata partecipazione alla Europa League perché so cosa significa aver la possibilità di partecipare a un evento e non poter poi esser della partita”.
Pregi e difetti di Mister Gasperini? “Gli riconosco numerosi meriti, anche se penso che a volte ecceda in presunzione e sia troppo fermo sulle proprie idee tattiche”.
Grazie Luca!