Pavoletti, altro gol da...genoano; Grifone in vantaggio nel ciapanò

10.05.2021 11:20 di Pierluigi Gambino   vedi letture

L'attaccante più prolifico del Genoa? Leonardo Pavoletti, naturalmente. Con la maglia del Grifo addosso, probabilmente, non aveva mai segnato una rete così pesante per le sorti future della banda di Preziosi. La sua inzuccata ha steso il Benevento, regalato virtualmente la salvezza al suo Cagliari e tenuto in linea di galleggiamento gli uomini di Ballardini, freschi reduci dal ko con il Sassuolo.

Siccome anche nel calcio tutto è relativo, nel clan genoano si è costretti ad esultare per le disgrazie altrui, visto che, autonomamente non dà frutti la caccia alla permanenza in A.

Adesso, a tre turni dal termine, è il Genoa a poter calare le carte migliori in questa sorte di stucchevole ciapanò ingaggiato con i sanniti e con i “cugini” dello Spezia. Francamente, è impresa ardua stabilire quale di queste tre formazioni sia meno in crisi, ma a parità di (carentissima) ispirazione, i due punti e mezzo di vantaggio sui bianchi e i cinque sui giallorossi rappresentano una corposa ipoteca sulla conquista del traguardo stagionale. A regalare spiccioli di speranza mettiamoci pure il clamoroso prosieguo della rimonta cagliaritana: a questo punto, con l'aritmetica a favore, i sardi, almeno in teoria, non dovrebbero attendere nell'ultima giornata l'ex Ballardini col fucile puntato. Un punto, insomma, è già nell'aria per Badelj e compagni.

Non resta che resistere per 270 minuti prima dell'ennesimo pellegrinaggio alla Guardia. Sì perché le pile del Genoa sono esauste e non c'è più modo di ricaricarle. Già la contemporanea assenza di Criscito e Biraschi pesava, figuriamoci quando a loro si è aggregato in tribuna Strootman, ufficialmente causa gastroenterite. Ballardini ha resistito alla tentazione di rilanciare l'improponibile Radovanovic decidendo di affidarsi all'arrugginito Zapata, risultato neppure tra i peggiori. Condivisibile la scelta di schierare a centrocampo Behrami, senz'altro preferibile all'acerbo Rovella, ma dove il tecnico risulta indifendibile è in avanti. Contro una squadra protesa a comandare il match, era ovvio puntare o su un contropiedista come Shomurodov o su un centravanti strutturato come Scamacca, in grado di tener palla lontano da Perin. La coppia Destro-Pandev, malamente assortita, non ha quasi mai inciso: il primo ha schivato un  secco “quattro” in pagella solo per l'assist a Zajc in occasione del gol annullato e il macedone, dal canto suo, ha faticato a trovare spazio.

Ad un commento onesto, la rete di differenza ci stava tutta, considerando il divario di valore complessivo, ma va aggiunto che gli episodi hanno detto malissimo al Grifo. In occasione del vantaggio neroverde, Destro ha lamentato un intervento in lieve gioco pericoloso che poteva anche essere sanzionato: niente di clamoroso. Più tardi, se l'arbitro avesse punito col rigore l'entrata fin troppo rude di Chiriches su Pandev, non ci sarebbe stato nulla di cui scandalizzarsi. Infine, la circostanza della rete di Zajc vanificata dal Var: la scorrettezza di Destro su Locatelli era palese, ma lascia perplessi tutto quel tempo trascorso prima che il giudice di monitor richiamasse Mariani per una revisione.

Nel prosieguo di partita, il direttore di gara, forse imbarazzato da tutti quei provvedimenti a senso unico, non ha infierito ulteriormente sul Genoa, anzi pareva ben disposto, ma i rossoblù in mezza gara non si sono mai procurati gli estremi per un penalty a favore e hanno dimezzato il vantaggio soltanto agli sgoccioli con il solito Zappacosta, l'unico genoano i cui valore sia superiore alla media. Per la cronaca, è stata la sola conclusione tentata verso la porta di Consigli, a fare il paio con la bordata di Zapata nel primo tempo. Una produzione insufficiente per una squadra che, subito in svantaggio, avrebbe dovuto col sangue agli occhi tempestare di insidie gli avversari. Fiato corto, gomme sgonfie, ma anche difetti annosi già emersi nei periodi felici: sinché tre o quattro squadre fanno peggio...

                    PIERLUIGI GAMBINO


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