"Balla" con noi

25.04.2018 16:08 di  GianPiero Gallotti   vedi letture

35 punti in 22 giornate di campionato. Gli stessi di Milan e Fiorentina. Uno solo in meno di Inter e Lazio.

19 le reti realizzate, contro 15 subìte.

10 le vittorie conquistate, 5 i pareggi e 7 le sconfitte.

Salvezza conquistata con 4 giornate d'anticipo.

Questi i numeri fatti registrare dal Genoa dal momento dell'arrivo sulla panchina rossoblù di Davide Ballardini e del suo staff.

Numeri che, in proiezione, sarebbero valsi per il Grifone un piazzamento europeo. Quello stesso piazzamento che, a suo tempo, riuscirono a centrare soltanto Gian Piero Gasperini e il mitico Osvaldo Bagnoli.

Ma anche numeri che non sono però ancora valsi a far sbilanciare la Società verso una riconferma del tecnico anche per la prossima stagione.

Il Presidente Preziosi, purtroppo o per fortuna, non si è mai fatto condizionare dagli umori della tifoseria ed ha affermato di avere già preso la sua decisione su questo argomento, ma che la comunicherà a tempo debito.

Un rilancio temporale che ha lasciato in ansia una tifoseria che a gran voce chiede invece una pronta riconferma del tecnico di Ravenna.

Certamente è giusto che il massimo dirigente rossoblù prenda le proprie decisioni ragionando con la testa di imprenditore più che con il cuore di tifoso. Ragione e sentimento sono infatti due componenti che spesso non vanno d'accordo fra loro.

Quando si tratta di gestire un'azienda, l'emotività deve necessariamente essere messa da parte, in modo tale che le decisioni siano assunte solo da una componente più razionale.

Non essendo nella testa del Presidente e non essendo neanche degli imprenditori, non abbiamo dunque le competenze per dare un giudizio razionale.

Ma un cuore sì. Quello ce l'abbiamo. Ed è rigorosamente rossoblù.

Ragion per cui ci vogliamo permettere di esprimere il nostro modesto parere su una questione che sta così tanto a cuore alla tifoseria, e che sarà alla base dei futuri successi o insuccessi della squadra nella prossima stagione.

Diciamo quindi subito che, per noi, cambiare la guida tecnica sarebbe un grave errore.

Ballardini non rappresenta infatti solo numeri vincenti, ma è anche una persona seria, umile e modesta ed allo stesso tempo un guerriero indomabile e una guida esigente.

Ma Ballardini ha anche e soprattutto la capacità, non comune negli allenatori di calcio, di adattare le proprie idee di gioco al "materiale" tecnico ed umano che si trova a disposizione.

Darwin, il grande naturalista britannico autore della Teoria dell'Evoluzione, sosteneva che non è la specie più forte che sopravvive, ma quella che meglio sa adattarsi ai cambiamenti.

Una grande verità (per le referenze chiedere ai dinosauri), che Ballardini ha dimostrato di saper fare sua adattando il proprio credo calcistico alle caratteristiche dei giocatori che gli sono stati messi a disposizione, riuscendo in questo modo a costruire un gruppo vincente con calciatori non scelti da lui e che al suo arrivo, tanto per citare un famoso film, si trovavano "sull'orlo di una crisi di nervi".

Certo nessuno è perfetto (chi crede di esserlo o è un cretino o è un extraterrestre), e dunque anche lo "Zio Balla", in qualche occasione, ha commesso errori di valutazione e di formazione.

Ma onestamente, cosa si poteva chiedere di più a quest'uomo e al suo staff?

Dal giorno del ritorno del Genoa in Serie A, oltre a Ballardini, si sono succeduti sulla panchina rossoblù, a più riprese,  Gasperini, Malesani, Marino, De Canio, Delneri, Liverani, Juric e Mandorlini.

E, Gasp a parte, non ci sembra che abbiano ottenuto risultati migliori di quelli del Balla.

Vale dunque la pena fare un nuovo salto nel buio?

Quest'uomo, secondo noi, merita la chance di guidare la squadra dall'inizio nella prossima stagione.

Se l'è ampiamente guadagnata sul campo.

E saremmo davvero felici che questa nostra convinzione fosse anche quella del Presidente Enrico Preziosi.

 

Gip

 


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