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Era scritto

di Luca Canfora

Chissà come si chiama quello strano formicolìo nello stomaco che ti fa "sentire" come andranno le cose prima che accadano.

Era inevitabile, era scritto. Dopo avere regalato, regalato, il derby di andata ad una squadra inferiore alla nostra, abbiamo cominciato a capire le nostre potenzialità, ed a giocarci le nostre carte. Meglio tardi che mai. Lo scrivo da settembre, che questa è una buona squadra, e che avrebbe finito il campionato tra l’ottavo ed il decimo posto, serenamente, e sopra la Sampdoria. Non sono un mago, non ho fortuna, e non mi sono giocato il 50 e 50. Ho solo guardato le prime 3-4 partite di entrambe le squadre. Poi ho anche guardato la faccia dei due Presidenti, vabbè.

:-)

Non ho molto da dire oggi. E’ stato messo un bel fiocco rossoblu ad una ottima stagione, in fondo. Il merito? Di tutti. Della Società, che tra le difficoltà di un calcio italiano in declino assoluto, “errori” arbitrali di un qualche rilievo, ed errori di valutazione e di azione propri, ha comunque dimostrato ancora una volta di riuscire a valorizzare o portare alla ribalta giocatori sottovalutati, sconosciuti o proprio scartati da altri. Merito dell’allenatore, che ancora una volta trova il bandolo della matassa, dopo avere perso Falque ad agosto, Perotti a gennaio e per 4 ingiusti turni, Perin per infortunio, Pavoletti per un mese e mezzo. La fortuna aiuta gli audaci, va bene, ma quando ti aiuta tutti gli anni forse non si chiama più fortuna. Merito dei giocatori, perché sul prato verde scendono loro. E merito dei genoani, che tra dissidi, differenti posizioni, e qualche piccolo diverbio interno, alla fine remano ancora nell’unica direzione che abbia un senso.
Direzione Genoa.


Ed ora? Ora ho già nostalgia, per quello che è stato, e curiosità, speranza, fiducia, per quello che sarà. Sono un romantico, non mi piace mai quando qualcosa finisce, fosse anche una cosa non buona. In fondo mi affeziono a tutto, nella mia vita, proprio a tutto, ed a quasi tutti. Quasi.
Inizia un altro viaggio, un’altra storia, un altro sogno. Anzi, il sogno no, quello è sempre lo stesso. Forse qualcuno mi mancherà, forse mancheremo noi a lui. O forse no, perchè la strada insieme non è ancora terminata. Ma così come mi piace guardare indietro, chiudere gli occhi e rileggere i miei passi tra i ricordi, altrettanto mi piace cercare all’orizzonte quello che non ho mai visto, quello che non ho mai vissuto, quello che non sono mai riuscito a vedere.


Il Genoa è solo un’idea. Un’idea non perde, non vince, e non si ferma.
Un’idea è sempre stata, un'idea è.

Per sempre.
Forza Genoa.
   Luca Canfora