Remember Genoa: un granatiere svedese per la difesa

03.06.2020 14:12 di  Franco Avanzini   vedi letture

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato.

Coppe europee, tanta Nazionale e una grande bravura, trasformare i calci di rigore. Non parliamo di un attaccante, ma di un difensore granatiere, uno di quelli che si possono definire come "giganti buoni" ma che però è sempre meglio avere nella propria squadra piuttosto che trovarselo da avversario. Lo svedese Andreas Granqvist di certo ha lasciato un buon ricordo alla tifoseria genoana. Ha sempre saputo svolgere il compito al meglio da difensore centrale quale era ed il colpo di testa era il suo punto di forza. 

Tra il 2011 e il 2013 ha vestito la maglia rossoblu in 63 circostanze segnando anche due reti. Non entra subito nei cuori dei genoani perché l'allora tecnico Malesani lo tiene costantemente in panchina. In fondo la sua fortuna è dovuta dal fatto che un suo compagno si infortuni e lui possa così finalmente scendere in campo dalla quarta giornata di quel campionato. E da quel momento non esce più dalla formazione titolare, fornendo prestazioni che crescono di gara in gara. Il 15 gennaio 2012 segna la sua prima rete contro l'Udinese nel match vinto 3 a 2 dai liguri. Il suo sarà il gol del momentaneo 1 a 1.

A Torino in una gara contro la Juventus è poi protagonista di un piccolo giallo: salva un gol fatto praticamente davanti alla porta deviando un tiro avversario con il corpo e non con la mano come in realtà richiedevano i bianconeri. Vibranti le proteste juventine, perchè in realtà un tocco di mano ci fu, ma del tutto involontario avendo la palla colpito prima la gamba del giocatore e solo successivamente l'arto. Per il regolamento di allora non era rigore, come giustamente interpretò l'arbitro. Immagini chiarissime e grande bravura da parte del giocatore svedese nel sapersi posizionare nel posto giusto al momento giusto. 

L'altra rete genoana Granqvist la segnerà poi il 16 dicembre 2012 quando batterà il portiere del Torino per l'1 a 1 conclusivo. Lo svedese ha sempre parlato bene della sua esperienza genoana anche quando lasciò la Liguria per trasferirsi al Krasnodar.

Attualmente è in Svezia all'Helsingborg, dove nel 2018 aveva firmato un contratto di tre anni più altrettante stagioni da direttore sportivo. 


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