Genoa forza 5: tre Albert e due Mateo. Un Grifone nel mondo così mai visto!

22.03.2024 09:04 di  Radazione Genoa News 1893   vedi letture

Ci volevano i 777 per far sognare ad occhi aperti i tifosi del Grifone. Avere due attaccanti così forti, aspettando – ma neppure troppo Vitinha – per un tridente da favola, si perde nella memoria. Forse Pato e Tomasone potrebbero essere paragonati ma era un altro calcio e quel Genoa di Bagnoli inimitabile, non tanto per i risultati, ma per l’emozione pura che aveva trasmesso con la sua cavalcata.

Eppure a differenza di quel Grifone anni ’90 la sensazione è che tutto non si esaurirà in poco più di 700 giorni. Oggi i 777 stanno costruendo un percorso nel quale la serata di ieri per dei giocatori del Genoa è solo una tappa di crescita.

Ieri sera la prova a dir vero un po’ opaca dell’Italia è stata impreziosita dalla grinta e dalla doppietta di Retegui, capace come pochi, a sfruttare in campo e fuori le occasioni utili per crescere e mettersi in mostra.

L’investimento è stato cospicuo, certamente, ma alla luce di quanto fatto in campionato – al netto dell’infortunio che lo ha tenuto fuori – si può dire che è stato ampiamente ripagato in termini di immagine e valore.

Già, la parola immagine è forse quella che gli americani stanno ricostruendo in maniera più concreta e strutturale. Ed è quella, da buoni investitori, che sanno che può dopo ripagare in termini di marketing e valore totale del capitale.

Vedere per credere pensando a Gudmundsson, islandese pescato chissà dove (si fa per dire) che con due spicci (si fa per dire) adesso è accostato alle squadre di punta del nostro calcio. Operazione intelligente, prima, e di immagine poi, averlo portato nel Bel Paese e averlo trattenuto a gennaio in maglia rossoblù.

L’asta è iniziata già da qualche settimana ed è giusto che sia così, ma il prezzo questa volta lo fanno i 777 capaci di non svendere nessuno senza avere bene in testa con chi sostituirlo. Vi ricordate Dragusin? Sì, quello bravo in difesa… Chi ne sente la mancanza?

Non può sempre andare bene, ci mancherebbe, ma saper programmare e mettere a disposizione di un allenatore una rosa eterogenea e numericamente corretta, permette  di sopperire a situazioni di crisi durante la stagione.

Finalmente senza Genoa, nelle pause per le nazionali, i tifosi possono fare zapping e godersi un po’ di calcio, quello buono.


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